Il 16 aprile 2025 il Municipio II di Roma convoca il primo Tavolo municipale permanente per le Comunità Straniere. L’incontro fra l’Assessorato alle Politiche Sociali e i rappresentanti delle Comunità si terrà presso la Sala del Consiglio “Matteo Bonetti”, in via Dire Daua, 11. Il Tavolo rientra nel Piano Sociale 2024-2026 già presentato da Gianluca Bogino Assessore alle Politiche Sociali a maggio 2024.
Gli stranieri residenti nella città di Roma al 1° gennaio 2023, sono 347.758 pari al 12,6% della popolazione residente. La proporzione rispecchia anche gli stranieri presenti nel Municipio II dove, alla fine del 2022, rappresentano il 12% della popolazione per un totale di 21.391 cittadini stranieri, una percentuale che si mantiene stabile dal 2018.
Dialogare con le Comunità Straniere
Gianluca Bogino, classe 1995, è Assessore alla Politiche Sociali del Municipio II dal 2021.
Alla fine del 2023, riceve la delega specifica ad occuparsi delle comunità straniere, dice “Le politiche del Municipio II sulle Comunità erano piuttosto generiche, si trattava di una tematica che aveva bisogno di un’attenzione specifica”. Parte da qui il progetto per un Tavolo permanente per le Comunità straniere, per “creare un rapporto fra le istituzioni e i cittadini stranieri che vivono e lavorano nel territorio” dice Bogino. Nel Municipio II non ci sono quartieri o scuole dove si trovino prevalentemente stranieri. Questo perché, spiega Bogino “C’è un tasso di diffusione di stranieri più omogeneo rispetto agli altri municipi. Per avviare i lavori del Tavolo siamo entrati in contatto con le comunità di Nordafricani, Filippini che è la comunità più consistente nel territorio del Municipio II, con quella dello Sri Lanka e con Indiani, Bangladesi e Sudamericani. Il Tavolo nasce per ascoltare le loro esigenze, creare eventi che facilitino l’integrazione come ad esempio appuntamenti sportivi. Una richiesta avanzata da tutte le comunità è quella di avere spazi dove organizzare i propri eventi, per incontrarsi. Ad esempio, abbiamo organizzato l’Iftar insieme alla comunità marocchina nel centro anziani del Villagio Olimpico”.
La necessità di essere ascoltati
Le comunità degli stranieri hanno risposto all’offerta di partecipare al Tavolo insieme alle istituzioni, rileva Bogino “Abbiamo risposto ad una necessità, sembrano soddisfatti, vogliono collaborare. Oltre alla richiesta degli spazi ce ne sono altre più pressanti come quella di avere informazioni per come accedere ai servizi pubblici, in particolare al Sistema Sanitario”. Difficoltà che, a ben vedere, incontrano anche molti italiani. “Per gli stranieri però gli ostacoli sono maggiori, c’è la barriera linguistica”, spiega Bogino “fanno fatica a capire quali siano gli adempimenti da assolvere, ad esempio, per avere il medico di base o per la scelta del pediatra. Questo vale per la Sanità ma anche per altri ambiti, come richiedere la Carta di Identità o un qualsiasi altro certificato”.
Il Tavolo è un progetto per chi abita e lavora nel Municipio II
Mentre il “Welcome Center” inaugurato a gennaio “e che copre la parte dei servizi Sociosanitari, sta funzionando bene. Il centro, tra l’altro, non è aperto a tutti i cittadini” spiega Bogino “è rivolto a persone in situazioni emergenziali e di solito senza fissa dimora. Il Tavolo, invece, è solo per le comunità straniere, è un progetto nuovo che permette di lavorare con chi uno spazio abitativo ce l’ha, è residente nel territorio, ci lavora ma è vicino alla soglia critica di povertà, i target del Welcome Center e del Tavolo sono diversi. Le problematiche da affrontare sono molteplici, basti pensare che più di una casa ogni dieci è abitata da cittadini stranieri”.
Il Tavolo come inizio di un rapporto di collaborazione
Oltre ad accogliere le richieste delle comunità, qual è il ruolo che il Tavolo può svolgere per facilitare l’integrazione degli stranieri che abitano il Municipio visto che molti di loro lavorano e vivono nel territorio da anni, hanno figli che sono nati in Italia e frequentano le scuole?
“Il lavoro condiviso con chi partecipa all’attività del Tavolo servirà a creare un rapporto di fiducia e che diventerà, col tempo, un rapporto di scambio e di collaborazione. Bisogna accogliere le istanze dei cittadini stranieri per costruire delle risposte pubbliche” dice Bogino “il tavolo è l’inizio di un rapporto di collaborazione fra le istituzioni e le comunità”.
Cambiare l’approccio per affrontare questioni spinose, la coprogettazione
“Il successo più grande” spiega Bogino “di tutto il Municipio II è il complessivo cambio di approccio e di lavoro e aver affrontato questioni spinose che restavano non trattate, costruendo strumenti amministrativi nuovi. Penso ad esempio agli accordi quadro che hanno stabilizzato i servizi e ridotto gli adempimenti della P.A., procedure amministrative che ci permettono di fare una stabilizzazione più lunga dei servizi. Un successo è stata la coprogettazione che ha aperto un nuovo modo di lavorare, tipo Welcome Net che ha affrontato il problema dei flussi migratori ma anche Anziani in movimento o il CAG, che è stata un’opera di coinvolgimento diretto di 600 giovani che vivono nel Municipio. Si tratta di una trasformazione complessiva al di là dei singoli interventi”.
Livia Gorini
(15 Aprile 2025)
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