Srebrenica, trent’anni fa il genocidio: da non dimenticare

L’11 luglio 1995 l’esercito della Repubblica Serba di Bosnia e Erzegovina capitanato da Ratko Mladić conquistò Srebrenica, città nella zona sotto tutela delle forze olandesi parte di Unprofor, perchè dichiarata zona protetta dall’ONU.

cimitero Sebrenica
Cimitero di Sebrenica(foto EEAS -European Union)

Era in corso, dal 1992, la guerra di Bosnia e Erzegovina, originata da cause complesse a partire dalla dissoluzione della ex-Jugoslavia, e conclusa con gli accordi di Dyton del dicembre 1995. Ma la guerra nei Balcani proseguì ancora per diversi anni.

Nel luglio 1995, davanti al contingente olandese di Unprofor la popolazione di Srebrenica venne separata: più di ottomila fra uomini e ragazzi vennero divisi dai maschi più anziani, dalle donne e dai bambini per essere massacrati e poi sepolti in fosse comuni.

Immagine promozionale del film Quo Vadis, Aida?
Immagine promozionale del film Quo Vadis, Aida?

Il nemico allora come oggi non doveva essere solo battuto, ma cancellato dalla terra.

Il genocidio di Srebrenica purtroppo, trascorsi 30 anni, non è servito a evitare le altrettanto vicine guerre e stragi di oggi a partire da Ucraina e Palestina.

Per tentare di non dimenticare Srebrenica diversi appuntamenti e occasioni per riflettere vedendo film come Quo vadis, Aida? di Jasmila Žbanić o leggendo Surviving Srebrenica di di Hasan Hasanović, Gabrielli editori.

La Redazione
(9 luglio 2025)

 

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