Fiera delle Parole e dei Talenti – donne, storie e culture

La Fiera delle Parole e dei Talenti, che si è svolta sabato 4 ottobre, ha trasformato la Biblioteca Comunale Joyce Lussu di Roma in un luogo di scambio culturale e creatività, mettendo al centro le donne e le loro storie.

L’evento, organizzato dalle Scuole delle Donne della Rete Scuolemigranti, ha visto protagoniste donne migranti e non, che hanno condiviso con i visitatori le loro esperienze e il loro sapere.

Silvia Socci, coordinatrice delle Scuole delle Donne, racconta: “La Fiera vuole dare spazio alle donne e alla loro cultura. Attraverso parole, racconti e laboratori, le donne si incontrano tra loro e con la comunità, creando relazioni e momenti di scambio tra culture diverse”. Silvia aggiunge: “Per la comunità, questi eventi servono a conoscere persone con cui normalmente non si avrebbe occasione di entrare in contatto e a scoprire affinità inattese tra culture diverse”.

Uno dei momenti più significativi è stato il laboratorio di scrittura autobiografica “Quella volta che ho imparato”, condotto da Andrea Ciantar, presidente dell’associazione Storie di Mondi Possibili. Ciantar spiega: “Il laboratorio aiuta a riscoprire esperienze importanti della vita e a vedere il valore del nostro patrimonio di conoscenze. Scrivere la propria storia significa capire se stesse, condividere con gli altri e creare legami tra le persone”. Aggiunge: “Ogni storia è unica e può insegnare qualcosa non solo a chi la scrive, ma anche a chi l’ascolta. Condividere le esperienze è un modo per crescere insieme”.

Le partecipanti hanno condiviso emozioni, ricordi e momenti di crescita personale. Una donna ha raccontato: “All’inizio ero insicura, ma partecipare al laboratorio mi ha aiutato a capire quanto possiamo imparare dagli altri. Tutte le differenze tra noi formano un puzzle bellissimo che ci unisce”.

Mim Sarder, ragazza di origini bengalesi, ha presentato i suoi disegni e la sua arte. Un’altra partecipante si è  esibita in una danza tradizionale bengalese, portando colore e allegria all’evento. “Molti visitatori sono rimasti affascinati dai nostri lavori e dalle nostre tradizioni. È stato bello far conoscere la nostra cultura attraverso l’arte, i laboratori e la danza”, racconta Mim.

La Fiera ha confermato il valore delle storie delle donne come strumenti di conoscenza, relazione e integrazione, offrendo momenti di scambio culturale e creatività in un’atmosfera intima e gioiosa.

Maryam Barak
Foto Alessandro Guarino

(7 ottobre 2025)


Leggi anche:

India Festival: esperienze dal grande paese asiatico

Suoni che toccano il cuore: la magia dei dervisci a Roma

Asinitas, 4 giorni fra ascolto, riflessione, senso di comunità