Per Gaza il popolo dei diritti e della pace: una marea umana guidata dai giovani

Per non dimenticare:
1948 Proclamazione dello Stato di Israele negli stessi territori abitati dai palestinesi, riconosciuto dagli USA;
1967 Occupazione israeliana di Cisgiordania e Gaza, seguita alla guerra dei 6 giorni;
1993 Accordo di Oslo, in cui ci fu un reciproco riconoscimento che doveva preludere alla costituzione di due popoli e due Stati ma non seguirono i fatti.

7ottobre 2023: verso le 6:30 ora locale, le sirene antiaeree risuonano nei cieli di Gerusalemme per avvertire i cittadini che il Paese è sotto attacco. Hamas annuncia l’inizio dell’operazione “Alluvione Al-Aqsa”: oltre 5.000 razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele, assaltano il festival Supernova dove si erano recati centinaia di ragazzi erano andati a ballare, i kibbutz al confine e le postazioni militari.  Saranno 1400 le vittime. 254 persone, 229 civili e 25 soldati, sono rapiti, alcuni vengono uccisi.
9 ottobre 2023: Israele dichiara guerra ad Hamas, inizia un’operazione contro la popolazione civile e intensifica il blocco della città, vengono ostacolate  le operazioni umanitarie.

 

26 gennaio 2024:la Corte internazionale di Giustizia dell’Aja chiede ad Israele di fare tutto il possibile per “prevenire possibili atti genocidari” e consentire l’accesso degli aiuti umanitari a Gaza;
20 settembre 2024: l’ONU definisce le azioni di guerra di Israele come caratteristiche del genocidio; 21 novembre 2024:la Corte Penale Internazionale emette mandati d’arresto per il primo ministro Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallan.

1 settembre 2025: parte la prima barca della Global Sumud Flotilla dal porto di Barcellona.  51 imbarcazioni con a bordo più di 400 persone provenienti da 44 paesi diversi; tra loro attivisti, politici, giornalisti ma anche cittadini comuni con l’obiettivo di raggiungere la striscia di Gaza per portare aiuti umanitari e con lo scopo di aprire un corridoio umanitario sicuro.
29 settembre 2025 Donald Trump presenta un piano di pace in 20 punti a Netanyahu alla Casa Bianca


1 ottobre 2025: la Flotilla viene intercettata, in acque internazionali, dalla IDF a poche miglia da Gaza e i 473 attivisti, tra i quali 40 italiani, vengono arrestati e deportati in carcere nel deserto del Negev. In serata, subito dopo la notizia dell’arresto degli attivisti, la popolazione italiana riempie spontaneamente le strade e le piazze e manifesta per la liberazione dei suoi componenti. In tutte le città italiane, un fiume inarrestabile di persone occupa stazioni, porti, tangenziali. Gli studenti occupano le scuole e le università. Nella notte del 2 ottobre vengono rilasciati i primi italiani: sono i 4 parlamentari a bordo della Flotilla, che rientreranno in Italia il 3 mattina.

3 ottobre 2025: Hamas accetta di liberare tutti gli ostaggi e di lasciare il governo della striscia di Gaza a un organismo Palestinese, in cambio dello stop ai bombardamenti e del ritiro della IDF dalla Striscia. Netanyahu afferma che l’IDF resterà nella Striscia e benché dica di aver arrestato le operazioni offensive continuano le uccisioni dei civili.

La CGIL, il COBAS ed altre sigle sindacali indicono uno sciopero per la liberazione degli attivisti e per protestare contro la mancata osservanza del diritto internazionale da parte di Israele. Nelle diverse città d’Italia il sindacato stima che siano scesi in piazza 2milioni di persone.

4 ottobre 2025: rientrano in Italia 26 persone, tra attivisti e giornalisti, restano in carcere, in Israele, altri 15 italiani che non hanno accettato di firmare il foglio di espulsione volontario e dovranno attendere l’espulsione coatta.

 

4 ottobre 2025 A Gaza i bombardamenti israeliani hanno causato oltre 62.000 morti di cui oltre 18.400 sono bambini e oltre 156.000 feriti. A questi numeri si devono aggiungere i morti per fame e malnutrizione e le persone disperse, rimaste probabilmente sotto le macerie.
Manifestazione Nazionale a Roma, un milione di persone occupano pacificamente le strade e le piazze della Capitale, provenienti da tutta Italia. in serata scontri di facinorosi ai margini della manifestazione. Per 4 giorni consecutivi, la popolazione italiana è scesa nelle strade e nelle piazze in tutte le città come non si vedeva da anni, accolti con calore da chi li stava a guardare, saprà la politica incanalare queste energie o si tornerà a casa a seguire il mondo dallo schermo dei pc?

Nadia Luminati
(5 ottobre 2025)

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