L’11 novembre 2025, The Space Cinema ha ospitato la cerimonia di chiusura e premiazione della 31ª edizione del MedFilm Festival. La sala era piena, tra applausi, sorrisi e attese per scoprire i vincitori, e l’atmosfera respirava emozione, curiosità e passione per il cinema che racconta il Mediterraneo e le sue storie. Registi, artisti e pubblico hanno condiviso un momento di festa e di riflessione, tra dialoghi sul palco e strette di mano calorose.
Durante la serata, i film selezionati hanno illuminato temi di memoria, diritti umani e convivenza culturale. Tra i riconoscimenti principali, il Premio Amore e Psiche per il miglior film è andato a “Herbastardia” di Abdullah Al-Ghali, in collaborazione con Cinema all’Ortigia, accolto con entusiasmo dal pubblico e dagli ospiti. La menzione speciale della giuria è stata attribuita a “With Hasan in Gaza” di Kamal Jafari, un’opera che ha emozionato con la sua forza narrativa e il ritratto sensibile della realtà palestinese.
Il Premio Speciale della Giuria è stato consegnato a “A Sad and Beautiful World” di Siri Faris, e il Premio Espressione Artistica a “A Woman and a Child” di Saeed Rostei, celebrando l’intensità delle interpretazioni sul palco.
Tra i premi speciali, l’OIM Award per lo sviluppo e la coproduzione è stato consegnato a Val Yashai per “In a Manner of Speaking”, mentre il Premio Amnesty International Italia per i diritti umani ha riconosciuto ancora una volta “With Hasan in Gaza”, sottolineando l’importanza della memoria e della resistenza. Il Premio Ecumenico, creato in collaborazione con l’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede, ha celebrato “From High Sky” di Erij Seghiri, e il Premio Valentina Pedicini per la miglior opera prima o seconda è stato vinto da “My Father and Gaddafi” di Jeanne, che ha unito memoria personale e storia collettiva.
La Giuria dei Giovani ha assegnato una menzione speciale a “Portuali” di Perla Sardella, mentre il Premio per la Migliore Produzione Mediterranea è andato a “Calle Malaga” di Marriatt, per il suo linguaggio originale e il ritratto autentico dei personaggi.
Infine, il Premio Piuculture, assegnato dalla giuria composta da Hanna Beraki, William, Gaia, Klein e Serena Osma, ha celebrato “Promised Sky” di M.G. Shelly, un film che ha saputo catturare l’attenzione con la delicatezza della sua narrazione e la forza dei valori universali dei migranti.
La serata si è distinta per la sua intensità e partecipazione: tra applausi, sorrisi sul palco e discussioni con il pubblico, il festival ha saputo trasformare ogni premiazione in un momento di condivisione e dialogo culturale. Le storie dei film hanno emozionato, fatto riflettere e unito le persone presenti, ricordando quanto il cinema possa essere un ponte tra culture diverse, capace di raccontare memoria, diritti umani e speranza.
Il MedFilm Festival 2025 ha chiuso così un’edizione ricca di storie, emozioni e incontri, confermando la sua missione di promuovere il dialogo, la solidarietà e la conoscenza reciproca attraverso il cinema.
Maryam Barak e Lorenzo Pugliese
(13 Novembre 2025)
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Giuria Piuculture: Klein Mendiola, Serena Osma e Gao Chuanyan
Giuria Piuculture: Hana Beraki Ghebresilasie e William Mbiena