Da tre anni, ll Festival Cinema In Verde porta avanti i propri valori fondanti della difesa della natura, dei diritti e della sostenibilità utilizzando il potente mezzo del cinema e delle storie dedicate all’ambiente e alla sua salvaguardia, in modo gratuito, indipendente ed accessibile a tutti.
In un contesto internazionale come quello attuale, segnato da profonde crisi e necessità di ponti e non di muri, poiché siamo tutti interconnessi proprio come in un ecosistema, Cinema In Verde ha deciso di tradurre i suoi valori in un’azione concreta di solidarietà promuovendo LAND-Future Palestinian Filamakers, una Spring School di cinema ambientale riservata a giovani palestinesi.
L’obiettivo è di offrire un percorso di formazione audiovisiva di alto livello a studenti universitari provenienti dalla Cisgiordania in un momento di estrema difficoltà per quei territori. Un’iniziativa che, ponendosi come un vero e proprio atto di “diplomazia dal basso”, è riuscita a coinvolgere Enti, Associazioni, professionisti e volontari ad aderire spontaneamente al progetto.
Il progetto in breve
LAND nasce per contribuire alla formazione audiovisiva di 12 universitari provenienti dalla Cisgiordania, di età compresa tra i 18 e i 28 anni, che abbiano già intrapreso in Palestina un percorso di studi nel campo dell’audiovisivo e della comunicazione e che parlino inglese, per offrire loro una formazione accademica di qualità ma anche l’occasione di vivere un’esperienza diversa e completamente gratuita.
Si tratterà di una formazione professionale intensiva e di alto profilo della durata di due mesi, che si terrà principalmente a Roma nella primavera del 2026, che toccherà tutte le fasi teoriche e pratiche necessarie alla realizzazione di un audiovisivo: dall’ideazione e sviluppo del racconto fino alla regia, al montaggio e alla post produzione.
La Spring School sarà finalizzata alla creazione di tre cortometraggi o video documentari, che chiuderanno il corso e saranno presentati al pubblico in un’apposita sezione nell’edizione Cinema In Verde 2026, quando per l’occasione gli studenti torneranno a Roma e potranno presentare il loro lavoro e condividere pubblicamente l’esperienza vissuta.
LAND, perchè?
“Non possiamo girarci dall’altra parte: in un momento come quello che sta vivendo la Palestina, vogliamo impegnarci in un’azione concreta e offrire ad alcuni giovani palestinesi, che vivono in un contesto bellico dove il diritto alla mobilità, all’istruzione e alla libertà di espressione sono fortemente limitate, un’opportunità non solo formativa, ma anche trasformativa”, racconta Livia Cianciullo, responsabile della sezione editoriale di Cinema In Verde. “Vogliamo poter offrire una formazione accademica di qualità, sia pratica che teorica, ma anche permettere ad alcuni studenti di immergersi nella realtà quotidiana e professionale italiana e di vivere uno scambio culturale, per conoscere un’altra realtà e provare di immaginare un futuro diverso. Soprattutto, vogliamo che sia per loro un’esperienza completamente gratuita”.
Partner, formazione ed obiettivi
La forza ed il valore aggiunto di LAND risiedono non soltanto nelle motivazioni e negli obiettivi, ma anche nel lavoro di squadra delle Associazioni, Enti, Professionisti e privati che hanno deciso di aderire volontariamente al progetto donando competenze, strumenti e risorse.
Dal punto di vista logistico ed organizzativo, LAND gode dell’appoggio indispensabile di ACS e di Intercultura. ACS (Associazione di Cooperazione e Solidarietà), una ONG presente in Palestina con numerosi progetti attivi e già promotrice di scambi culturali con l’Università di Pisa, si occuperà della selezione degli studenti palestinesi (ponendo particolare attenzione a garantire parità di genere) e della gestione di tutte le pratiche amministrative e diplomatiche legate a visti e permessi. INTERCULTURA, a Roma, contribuirà alloggiando gli studenti presso le famiglie volontarie del circuito, facilitandone la full immersion ed aggiungendo valore ulteriore all’esperienza.
Per contribuire a costruire una professionalità audiovisiva concreta e guidare gli studenti alla ricerca di una propria autorialità, il progetto godrà del sostegno e della professionalità di autori e realtà del mondo del cinema, della produzione e della formazione.
Lo IED, Istituto Europeo di Design, garantirà la qualità del percorso con moduli di scrittura, regia, videomaking e sound design. Barbara Chicchiarelli, Angelo Loy, Alessandro Bernard, Ilaria Congiu e Francesco de Augustinis, che hanno collaborato con Cinema In Verde nelle passate edizioni, prenderanno in carica altre aree della formazione e del tutoraggio degli studenti. Il percorso sarà arricchito, dal punto di vista tecnico e formativo, con visite a sete e cine-studios grazie alla partecipazione di Groenlandia e Zen 2030, e dall’incontro con i registi Matteo Rovere e Giulia Steigerwalt.
Gli studenti parteciperanno inoltre ad una masterclass residenziale a cura di Tullio Bernabei presso Pandataria Film, in provincia di Rieti, per approfondire il racconto naturalistico, finalizzato alla realizzazione di uno dei tre documentari collettivi.
A livello tematico, gli studenti saranno incoraggiati a lavorare su temi a carattere sociale e ambientale, possibilmente legati alle esperienze vissute nei territori di origine e a materiale filmato in precedenza, per raccontare la realtà complessa della Cisgiordania da una prospettiva autentica. Verrà garantita piena libertà espressiva, purché venga tutelato il rispetto per ogni cultura, etnia ed opinione politica e religiosa.
Sono previste borse di studio del valore di 500 euro mensili per sostenere il soggiorno romano di ciascun partecipante e, se il budget lo permetterà, l’iniziativa si farà carico anche della donazione di strumenti di registrazione audio-video per continuare a lavorare con l’audiovisivo una volta rientrati in Cisgiordania.
E dopo la Spring School…
LAND ha l’ambizione di non concludersi con la Spring School. La visione a lungo termine è quella di garantire che gli studenti, una volta rientrati nei loro Paesi, possano continuare a raccontare per immagini la complessa realtà che li circonda.
Per assicurare un impatto duraturo e sostenere la realizzazione di nuove imprese in Cisgiordania, gli studenti potranno contare sul sostegno di SYB (Start Your Business), un’incubatrice di start-up dell’Università di Betlemme, nella speranza che questo possa aiutarli ad avviare un’attività professionale nel settore audiovisivo in un momento drammatico come quello attuale.
Crowdfunding per sostenere LAND
LAND è un progetto ambizioso e possibile, che gode dell’appoggio volontario di tante persone ed entità ma le spese da coprire sono tante: spese di viaggio, visti, assicurazioni, materiali, ospitalità, logistica. Per poterle coprire e per garantire la gratuità dell’esperienza per ogni partecipante, Cinema In Verde ha deciso di lanciare una campagna di crowdfunding.
Come in natura, facciamo tutti parte dello stesso ecosistema e della stessa umanità.
Link al crowdfunding per sostenere LAND
Natascia Kelly Accatino
(9 dicembre 2025)
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