Negli spazi di Spin Time – MA d’O, a Roma, si è celebrata La Notte di Yalda, una festa antica che segna la notte più lunga dell’anno e l’inizio del ritorno della luce. L’evento ha riunito molte persone della comunità afghana e iraniana, insieme ad alcuni italiani, in un clima di accoglienza e condivisione. La celebrazione si è svolta il 20 dicembre.
Spin time, che ospita questa festa, è un punto di riferimento fondamentale per molte comunità a Roma: uno spazio vivo che accoglie attività e incontri, favorendo l’organizzazione collettiva e la costruzione di collaborazioni tra le diverse comunità, con il mondo dell’associazionismo, e promuovendo percorsi di integrazione e sostegno diretto alle persone migranti.
Durante la serata erano presenti famiglie, bambini e giovani. Lo spazio era decorato con candele e melograni, simboli di vita, luce e rinascita. I profumi del cibo afghano e iraniano hanno accompagnato la festa, creando un’atmosfera calda e familiare.
La celebrazione è iniziata con la lettura delle poesie di Hafez, poeta classico persiano. Un momento intenso e silenzioso, seguito dalla musica e dalle danze, che hanno coinvolto adulti e bambini in un clima di gioia condivisa.
Tra gli organizzatori dell’evento c’è l’associazione Nawroz. Il presidente Sohrab Haidari ha spiegato il valore profondo della festa: “La Notte di Yalda rappresenta la luce che vince sull’oscurità, la resilienza e l’importanza dello stare insieme.”
Celebrarla a Roma ha un significato speciale: “Portare Yalda a Roma vuol dire condividere la nostra identità culturale con la città che ci ospita e creare un ponte tra culture diverse.”
Quest’anno l’evento è stato ancora più inclusivo: “Abbiamo ampliato la partecipazione e coinvolto più famiglie e associazioni.”
Un contributo importante è arrivato anche da Binario 15, associazione da anni vicina alla comunità afghana. Lorena Di Lorenzo – sociologa e presidente ha raccontato: “Per questa festa ci siamo occupate soprattutto delle attività dedicate ai bambini, così anche i genitori hanno potuto vivere la serata con più serenità.”
Per lei, il senso dell’evento è soprattutto umano: “La parte più bella è il desiderio di stare insieme e l’idea che ogni persona può contribuire.”
Inoltre, Lorena ha condiviso un pensiero personale sull’impatto della festa:
“Mi piacerebbe pensare che eventi come questo trasmettano il messaggio che casa è ovunque ci sia un senso di appartenenza,” aggiungendo il valore di Yalda per la comunità e le nuove generazioni.
Tra i partecipanti c’era Setareh, iraniana, che ha raccontato: “È una festa antica, non religiosa, legata alla natura e alla nascita del sole.”
Vivere Yalda a Roma è diverso, ma resta importante: “Qui cerco di stare con i miei connazionali e con amici che per me sono come una famiglia.”
Anche un partecipante afghano ha spiegato il significato della Shab-e Chelle: “La notte più lunga segna l’inizio di un periodo difficile, ma da quel momento le giornate iniziano ad allungarsi.”
E ha aggiunto un messaggio semplice e forte: “Anche le notti più buie finiscono. La luce torna sempre.”
La Notte di Yalda a Spin Time è stata più di una festa: è stata un momento di memoria, cultura e comunità, dove persone di origini diverse hanno condiviso un messaggio universale di speranza, unione e luce.
Maryam Barak
Foto Alessandro Guarino
(21 Dicembre 2025)
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