Solo In Cartolina è una campagna di denuncia a sostegno di chi ogni giorno salva le vite dei migranti in mare lanciata dai Creative Figthers. Ecco la cartolina della settimana selezionata dalla redazione di Piuculture.

Lì si che è una pacchia! - Una cartolina di Simonetta Viano
“Il soccorso che ricordo sempre nitidamente è quello in cui c’era un’imbarcazione in difficoltà a cinque minuti da noi. Stavamo negoziando con la Guardia costiera libica per poter procedere con il salvataggio. Ci avevano detto precedentemente di stare in stand by, e che avevano loro il comando della scena, come pure ci aveva detto l’MRCC di Roma”, spiega. “Abbiamo parlato con la Guardia costiera libica cercando di offrire il nostro aiuto, visto che eravamo sulla scena. Ci hanno detto di non approcciare la barca in difficoltà, quindi abbiamo tentato di negoziare la possibilità di avvicinarci a queste persone e salvarle. È nostra responsabilità, in mare, e sarebbe la cosa giusta da fare a livello umanitario e legale”.
Seraine, mediatrice culturale di Medici Senza Frontiere. - FONTE: IL FATTO QUOTIDIANO

Open Arms
“Abbiamo visto due corpi, pensavamo fossero senza vita, poi abbiamo visto Josefa che stava lottando per sopravvivere. I soccorritori si sono gettati in acqua e hanno tentato di prenderla e non è facile salvare qualcuno in mare. poi ho visto un bambino piccolo, sembrava dormire, col viso nell’acqua. È stata un’immagine durissima da vedere, il suo volto era bruciato dalla benzina e dal sale”.
Marc Gasol, campione Nba e volontario Open Arms

Saluti dal Mar Mediterraneo - Una cartolina di Lucia Ghielmi
In Italia vengono accolti 3 richiedenti asilo ogni 1.000 abitanti. Un numero che non giustifica l’allarme “invasione” evocato a ogni nuovo sbarco, soprattutto se si considera che il rapporto in Germania è di 8 a 1.000.
FONTE: OXFAM ITALIA

Abbracci da Refugees Welcome - Una cartolina di Refugees Welcome illustrata da Alberto Casagrande e Irene Cairoli
Fra giugno e luglio 2018 ben 280 persone si sono iscritte sul sito di Refugees Welcome per ospitare un rifugiato registrando un incremento di oltre il 90%.
- FONTE: REFUGEES WELCOME

Buone Vacanze da Pantelleria - Una cartolina di Camillo Viglino
65,6 milioni di persone in tutto il mondo, un numero senza precedenti, sono state costrette a fuggire dal proprio Paese. Di queste, circa 22.5 milioni sono rifugiati, più della metà dei quali di età inferiore ai 18 anni.

Un mare di speranza - Una cartolina di Francesca Rosa
«Tutte le persone che vedete qui – ha detto facendo riferimento agli altri sopravvissuti – sono passate attraverso tante prove, sono morte dentro da molto tempo, anche le loro famiglie devono credere che siano morti. Oggi è come una resurrezione». Un ragazzo camerunense, 20 anni.
FONTE: MERIDIONEWS

Saluti dal Mar Mediterraneo - Una cartolina di Monica Spada
“Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora io reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia patria, gli altri i miei stranieri.”
FONTE: LORENZO MILANI

Mare & Morti - Una cartolina di Marco D'Addario
Tra i paesi di provenienza (dato aggiornato al 30 giugno 2018) il più rappresentato è la Tunisia (tremila persone, 19% del totale) seguito da Eritrea (2,5 mila persone, 16%), Sudan (9%), Nigeria (8%), Costa d’Avorio (6%). Seguono Mali, Guinea e Pakistan.
FONTE: LEINUS

Abbracci da Lampedusa - Una cartolina di Chiara Bettega
“Non so quanto sia ancora moneta corrente l’umanità, ma in mare c’è la regola del salvataggio come prima risposta. Ritengo di poter condividere con tutti i marinai, coi quali ho fatto un percorso di vita, un grande senso di impotenza” Ammiraglio Vittorio Alessandro
FONTE: AVVENIRE

Com'è profondo il mare - Una Cartolina di Andrea Leonardi
Le storie di chi scende dalla nave Aquarius a Valencia, raccolte dai volontari di Medici Senza Frontiere e Sos Mediterranee sono quelle che nei porti siciliani e calabresi, o nell’avamposto di Lampedusa, conoscono da anni. Storie di violenze, soprusi e disperazione che nessun muro, in terra o in mare, potrà fermare.
Violenze che Chidubem conosce bene per averle vissute sulla sua pelle. “Mi prendevano, mi stringevano al collo e quando pensavano che avessi perso i sensi mi davano una scarica elettrica nelle parti intime”. Quanto è durato? “E’ successo ogni giorno per un anno e quattro mesi. L’elettrochoc ogni giorno. In quella prigione pensavo di essere morto, di non avere un futuro”. FONTE: ANSA

Amor vincit omnia - Una cartolina di Callicut Collective
Fra il 2014 e il 2017, cioè nei quattro anni in cui è stato più attivo il flusso dal Nord Africa, sono arrivate via mare in Italia circa 623mila persone. Alla fine del 2017 le persone che godono di una forma di protezione internazionale sono circa 147mila, mentre quelle ancora in attesa e ospitate nelle strutture di accoglienza possiamo stimarle in circa 180mila.
FONTE: IL POST

Noi di qua, voi di là - Una cartolina di Ferruccio Orioli
“Non possiamo tollerare questa escalation di violenza indiscriminata, che proprio in quanto tale, mostra un’allarmante matrice razziale. Rivolgiamo un appello a tutte le componenti delle società affinché non smettano mai di sostenere i valori fondanti delle società moderne, i valori di civiltà, rispetto, eguaglianza, non discriminazione ed accoglienza”. (Felipe Camargo, rappresentante dell’UNHCR per il Sud Europa)