Mundialido: la Moldova elimina gli ex campioni del Paraguay

La formazione della Moldova

E’ finita 4-2 la partita Moldova-Paraguay del 2 giugno disputata sul campo Atletico 2000.

“Oggi siamo costretti a vincere, avendo perso la prima partita con Capo Verde, anche se è difficile perché la Moldova è forte”, con questo spirito è entrata sul campo la squadra campione in carica del Paraguay. “Mentre a loro basta un pareggio, a noi serve la vittoria per andare avanti”, spiega Roberto Ferreira, il leader degli ex detentori. Un gioco impegnativo per i sudamericani, che avevano il dovere di difendere il titolo, ma l’esperienza e la tecnica di gioco hanno spinto i moldavi nei primi 10 minuti, grazie alle due reti di Arseni Arazov e Marin Nederita. Lo svantaggio ha scoraggiato i sudamericani, che contavano sui loro punti forti, i colpi di testa e i calci d’angolo: “Abbiamo giocatori che fanno la differenza, come il capitano, Jose, e qualche centravanti. Noi altri completiamo la squadra”, aggiunge Roberto. Sono tutti amici, semplici lavoratori stabiliti a Roma e hanno formato la squadra due anni fa. La tifoseria rumorosa del Paraguay era prevalentemente femminile: “Perché tutti gli uomini sono sul campo”, dice Lorilù, una delle mogli venute al campo con i figli. “Speravamo di passare questo girone, è sempre importante stare tutte le partite accanto ai nostri uomini”.

La Moldova è partita subito all’attacco ed è riuscita a concludere il primo tempo sul 3-0 – ultimo gol di Oleg Vasluian – soprattutto per gli errori del portiere paraguayano. Nella seconda parte, il Paraguay si è ripreso con un nuovo estremo difensore più reattivo e Silvio Flores ha segnato il primo gol al 7’. Il campo sintetico e il sole forte hanno reso l’incontro faticoso. I 16 giocatori moldavi, 5 sostituzioni durante la partita, hanno sentito la stanchezza della lunga settimana di lavoro e allenamenti. I sudamericani hanno avuto numerose occasioni per accorciare le distanze, ma sono impattati nel muro eretto dall’agile Ion Gligor, che gioca da 15 anni: “90% della vittoria di una squadra dipende dal portiere, ti devi aspettare il pallone in ogni momento. Oggi c’era pure il vento, ma il merito è anche della difesa consistente, quest’anno si è rinforzata la squadra”. I tifosi dell’est erano composti dai romeni, più agguerriti, che sostenevano il loro connazionale Luciu Craciun, e moldavi, più tranquilli come carattere, che hanno accompagnato la squadra con applausi e passione per il calcio. Al minuto 25 Marin Nederita, studente che gioca a calcio da quando era piccolo e spera di riuscire a conquistare la Coppa, è riuscito a portare i suoi sul 4-1, ma subito dopo con un calcio di rigore il Paraguay ha realizzato il secondo gol. “Siamo contenti di eliminare i campioni in carica”, dice orgoglioso Leonid Taran, l’organizzatore e direttore della Moldova. “Siamo qualificati per gli ottavi di finale e incontreremo una delle due qualificate del gruppo H, tra cui c’è il Camerun”. I moldavi partecipano da 6 anni al Mundialido e sono arrivati solo due volte in finale: nel 2006 con l’Italia e nel 2009 con Capo Verde, sempre perdendo. Ora l’unico obiettivo è vincere.

Raisa Ambros(2 giugno 2012)