Volontari CDS al servizio dei bambini Rom

I volontari della casa dei diritti socialiSono le 10:30, e come ogni lunedì i volontari della Casa dei diritti sociali, si trovano all’ingresso della scuola elementare “Karol Wojtyla” di Prima Porta, per iniziare una nuova giornata di lezioni. “Oggi siamo un po’ in difficoltà a causa delle condizioni meteo – spiega Daniela Sansonetti, una delle insegnanti senior del gruppo – questa è fra le zone più colpite dalle alluvioni delle scorse settimane, per questo gli alunni di altre scuole, oggi allagate, sono stati temporaneamente trasferiti qui. Non avremo la solita classe che la scuola ci lascia utilizzare, ma dovremo arrangiarci”. Dopo un rapido giro per le classi i bambini vengono riuniti in un corridoio poco affollato dove erano state precedentemente sistemati banchi e sedie. Tra di loro ci sono una cinese, una capoverdiana, una congolese e molti rom dal vicino campo “River”.

L’arte di arrangiarsi è una specialità della Casa dei Diritti Sociali, associazione di volontariato laico per la promozione della solidarietà sociale, chiamata in breve Cds. Due volte a settimana per tre ore i bambini stranieri si aggregano per imparare l’italiano. Un bel supporto per le insegnanti di ruolo, “è già da un anno che siamo in questa scuola – sorride Daniela – e finalmente si sono resi conto di cosa riusciamo a dare. Quest’anno abbiamo concordato il programma con i docenti, segno che ci tengono al nostro lavoro”. L’impegno volontario non passa inosservato, “oggi riceviamo richieste da molte altre scuole, ma devono capire che per noi è impossibile stare contemporaneamente in due posti! Siamo limitati sia per quanto riguarda gli strumenti che per l’attivazione di nuovi insegnanti. Gli istituti devono poter attingere a fondi mirati all’insegnamento dell’italiano come seconda lingua”.

Lavinia insegna l'italiano ad una bambina cinese
Lavinia insegna l’italiano ad una bambina cinese

Davide Coccia, volontario di ventisei anni,  sin da subito ha partecipato attivamente a questa iniziativa:” Dopo il liceo avevo già deciso di lavorare nel mondo del sociale, e tre anni fa sono entrato nella CDS. Uno dei miei primi obiettivi era quello di ottenere il DITALS(certificato di idoneità per l’insegnamento dell’italiano agli stranieri ndr), ma alla fine le cose da fare sono state talmente tante che sono riuscito a prenderlo solo sei mesi fa.” Racconta di essere diventato da poco supplente in una scuola di Amatrice, ma di lasciare questo posto non se ne parla:” Appena posso cerco di liberarmi per seguire questi ragazzi. Niente mi rende più felice del sentirmi utile per loro”.

Gli insegnanti formano un cerchio con i bambini per ascoltare una canzone
Gli insegnanti formano un cerchio con i bambini per ascoltare una canzone

Un sentimento, quello vissuto da questo giovane volontario, che accomuna ognuno degli insegnanti, dal più giovane fino ad arrivare a Lavinia, una nonna di 74 anni che segue i bambini del gruppo con una vitalità incredibile. La lezione è divisa in due parti, nella prima ogni insegnante cerca di spiegare nuovi vocaboli agli alunni facendo esercizi di comprensione del testo oltre che di scrittura, poi, nella seconda, si riuniscono tutti in cerchio per cantare una canzone:” Questo metodo funziona sempre – spiega Daniela – anche Kevin, uno dei bambini Rom più vivaci del gruppo, segue alla lettera le istruzioni che gli vengono date”. Finita la lezione i ragazzini vengono accompagnati da due insegnati a mensa, mentre il resto dei volontari ha giusto il tempo di rimettere in ordine le cose. Il secondo gruppo di alunni li aspetta.

Cds è coinvolta con i minori stranieri in varie scuole di Roma come a Grotte Celoni, Garbatella, Eur, Centocelle con una vasta gamma di attività, dai corsi in orario scolastico, ai doposcuola, dalle attività interculturali ai corsi estivi e molto altro.

Adriano Di Blasi

(16 febbraio 2014)

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