Torna Ramazza Arcobaleno: cittadini, non stranieri – 11 maggio

Ramazza ArcobalenoPerché interessarsi a un’iniziativa dedicata all’immigrazione? Lo chiede MASCI Lazio dalle pagine del sito internet dedicato a Ramazza Arcobaleno. MASCI è una delle quattordici associazioni – tra cui Piuculture – che anche quest’anno, domenica 11 maggio alle 10:30, darà il via all’iniziativa nata per puntare i riflettori sui temi cari al progetto Italia sono anch’io: cittadinanza e Ius Soli.

“L’anno scorso la manifestazione era stata pensata come un gesto di impegno civile. Quest’anno sarà una vera festa, un presidio nel centro storico di Roma”, spiega uno degli organizzatori, Gabriele Russo di MASCI. Il termine presidio non è casuale: si legge infatti sul sito che “c’è sempre qualcuno che ci vuole convincere che questa è un’invasione, che portano via il lavoro a noi italiani, che delinquono. Eppure l’Italia trae perfino benefici dalla presenza di nuove masse di lavoratori, consumatori e contribuenti, senza contare le opportunità di arricchimento culturale”. Proprio questi lavoratori, consumatori e contribuenti – cittadini, in sostanza – lo scorso anno si sono radunati, scope alla mano, in Piazza Esedra, per ripulire simbolicamente (e non) le strade della città. Segno che di quella città, con buona pace dei detrattori, sono parte integrante.

Ramazza Arcobaleno
Un momento dell’edizione 2013 di Ramazza Arcobaleno. Foto di Vittoria Mannu per Piuculture

Un gesto nato sì per sensibilizzare l’opinione pubblica in maniera consapevole, ma soprattutto per sollecitare un intervento delle istituzioni, spesso colpevolmente miopi sul tema: “Abbiamo chiesto ai Municipi romani un gesto politico, anche se simbolico: l’adozione della cittadinanza onoraria per i bambini nati in Italia e gli adulti che vi soggiornano da più di cinque anni”. L’iniziativa era stata portata avanti a novembre dal II Municipio, e il IV si prepara a fare altrettanto. Dieci Municipi hanno risposto per ora all’appello del MASCI, avviando un iter di approvazione del provvedimento. Molti Municipi, inoltre, si sono impegnati ad usare lo strumento della delibera consiliare, che rispetto a quella di Giunta prevede tempi più lunghi ma ha un impatto politico di gran lunga più forte.

Ramazza Arcobaleno sarà soprattutto però una grande festa di primavera: musiche e canti saranno protagonisti della giornata, e i bambini verranno coinvolti nella costruzione della simbolica città dell’accoglienza, le cui mura a fine evento saranno abbattute in segno di apertura e rimozione delle barriere culturali. In rappresentanza del Comune sarà presente all’evento l’On. Erica Battaglia, Presidente della Commissione Consiliare per le Politiche Sociali.

Ad animare la piazza saranno quattro gruppi musicali: Afrodanza di Barbara Mousy, il Coro SestaVoce di Susanna Serpe, le donne capoverdiane di Lidia Obando e il Gruppo di Danza del Camerun. I tempi e gli interventi saranno gestiti da Mussi Bollini e Giovanni Anversa. Il teatro sarà presente con il laboratorio aperto di Uri Noy Meir, animatore di Teatro dell’Oppresso.

Grande sostegno verso l’iniziativa arriva dal Vicariato di Roma, sia in qualità di Caritas diocesana che di Ufficio pastorale per i migranti della Diocesi di Roma. Cresce anche l’adesione delle associazioni: quest’anno alle altre si sono aggiunte AGESCI Lazio e Pronabu Onlus.

L’appuntamento, dunque, è per domenica 11 maggio 2014 alle 10:30 in Largo Corrado Ricci (via dei Fori Imperiali). Non c’è bisogno di portare mattoncini da casa: il materiale per costruire la città dell’accoglienza si trova direttamente in loco.

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Veronica Adriani

(3 aprile 2014)

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