Sarà Romania Paraguay la finale dell’edizione 2014 del Mundialido, il torneo di calcio che ogni anno coinvolge numerose comunità straniere presenti a Roma. L’undici di mister Beca ha raggiunto i sud americani dopo una partita molto combattuta contro il Peru, vera rivelazione del torneo. Un successo importante, raggiunto grazie alla grande esperienza maturata negli scorsi anni da Gorga e soci, che li porterà a disputare la terza finale consecutiva. Ma andiamo con ordine.
Gli spalti dell’Atletico 2000, campo che ospita ormai regolarmente la competizione, si sono riempiti velocemente dando a tutti gli effetti inizio alla battaglia sportiva. Più numerosi i peruviani, che hanno incessantemente supportato i propri beniamini con trombette e percussioni sin dal riscaldamento, mentre i romeni, inizialmente più pacati, hanno atteso il fischio d’inizio. Le squadre si sono schierate in campo rispettivamente con un 4-2-3-1 che tante gioie ha regalato a mister Beca e con un 4-3-3 molto offensivo. I primi minuti di gioco hanno regalato poche emozioni con le squadre molto contratte ed attente a non subire le sortite avversarie. I primi tentativi sono di marca sud americana ma Marcu, giovanissimo estremo difensore romeno, si fa sempre trovare pronto. Un equilibrio quello della prima mezz’ora che, come nel calcio dei professionisti, può essere sbloccato da un episodio, ed è proprio al 32′ che la partita potrebbe cambiare. Grande progressione sulla fascia di Noriega Garcia che crossa verso il centro dell’area trovando l’opposizione di mano di un difensore rumeno. L’arbitro fischia la massima punizione senza pensarci troppo e sul dischetto si presenta Lopez giovane funambolo classe ’91. La tensione è massima al momento del calcio, anche i tifosi sud americani, fino a quel momento inarrestabili, trattengono il fiato. Lopez calcia ma con un tuffo degno del miglior Buffon, Marcu para. Il risultato rimane inchiodato sullo 0-0 ma psicologicamente l’inerzia sembra cambiata.
Al rientro in campo le squadre si presentano con lo stesso undici iniziale ed il Perù ha l’ennesima occasione di portarsi in vantaggio al ‘5 quando il centravanti Jurado si trova a tu per tu con Marcu. Ancora una volta però, il portiere rumeno compie un miracolo e successivamente viene salvato da Calota, roccioso centrale classe 73, che salva sulla linea. Da questo momento il pallino del gioco passa in mano ai campioni in carica che trovano il vantaggio al ’16 grazie ad una splendida azione di Steamat che salta un paio di avversari e appoggia il pallone a Gorga, storico capitano degli uomini di Beca, che con un destro preciso infila un incolpevole Gropescu. Esplode il tifo rumeno sugli spalti, mentre i giocatori sud americani recuperano in fretta il pallone depositato in rete. La reazione peruviana è immediata e in un paio di occasioni Lopez trova le imbucate giuste per Jurado, ma oggi Marcu è davvero insuperabile. La Romania, forte del vantaggio, aspetta gli avversari e riparte in contropiede, ed è proprio grazie ad una palla rubata a centrocampo, che Daraban, al ’36, si trova solo davanti al portiere avversario. Leggero tocco sotto e raddoppio rumeno che chiude i giochi poco prima del fischio finale.
Al termine del match mister Fabiani non nasconde un po’ di amarezza per il risultato, ma sottolinea la grande prova dei suoi: “Ad inizio torneo nessuno avrebbe scommesso un centesimo su di noi, invece questi ragazzi hanno saputo dimostrare a tutti che sanno giocare e che hanno personalità. Purtroppo non siamo riusciti ad andare in finale ma questo è il calcio, e sono convinto che i miei giocatori saranno ancora più affamati il prossimo anno”. Diametralmente opposto l’umore di Mister Beca che raggiunge la terza finale consecutiva ma rende onore agli avversari e lancia un avvertimento: “Faccio i complimenti al Perù perchè ha fatto un gran torneo. Oggi ha vinto l’esperienza, ma il futuro è sopratutto loro. Per la finale nulla è scontato e non ci sono favoriti, se si arriva fino a questo punto vuol dire che le squadre sono tutte allo stesso livello. L’attenzione deve essere massima”. Appuntamento a domenica sera dunque, per la finale tra Romania e Paraguay, uno spettacolo da non perdere!
Gabriele Santoro
(25 giugno 2014)
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