Avevamo incontrato Anita Raja nel 2011, in occasione del convegno Migrazioni / Biblioteche, parte del Progetto Migrazioni presentato nell’ottobre di quell’anno. La direttrice della Biblioteca Europea aveva raccontato nel dettaglio quella fucina di idee, lingue e volumi che è la biblioteca comunale nata nel 2006 per promuovere, si legge sul sito, “le culture e le lingue nazionali europee e contribuire così alla formazione di una coscienza dell’identità europea nei cittadini italiani e non”. Cresciuta grazie a risorse e donazioni da parte di altre biblioteche ed istituzioni, soprattutto diplomatiche, oggi la Biblioteca Europea di Roma è un punto di riferimento per studenti ed appassionati di libri, che si ritrovano sotto il suo tetto a condividere pagine, letture ed iniziative culturali, rigorosamente multilingua.
Tra queste ultime, tappa fissa pre natalizia è quella riservata ai lettori più piccoli, per salutare l’arrivo delle feste con letture scelte e scambio di auguri. Quest’anno ad accompagnare i bambini verso il Natale sono le fiabe di Hans Christian Andersen. Una scelta tutt’altro che casuale, spiega la direttrice: “l’iniziativa è stata proposta dalla Casa Editrice Donzelli e dalla Casa delle Traduzioni, e rientrava nella tre giorni di promozione del nuovo volume delle Fiabe e storie di Andersen a cura di Bruno Berni, già uscito nel 2001 e nel 2005, ma oggi riproposto con un’introduzione di Vincenzo Cerami e e le illustrazioni di Fabian Negrin”. Una versione che sarà presentata al pubblico anche il prossimo 19 dicembre presso l’Istituto di Studi Germanici, di cui Berni è direttore, e che vedrà a partire dalle 18:30 la lettura scenica di Susanna Marcomeni e Alarico Salaroli. Lettori delle Fiabe presentate all’Europea sono stati invece i rappresentanti della libreria itinerante Ottimomassimo, a cui ha fatto seguito “una mostra di trenta titoli di Andersen posseduti dalla biblioteca, e la presentazione dei nuovi volumi che ci sono stati donati. Tra questi, quelli di cui ci ha fatto dono Goffredo Fofi”.
Che i bambini siano spesso utenti attivi della Biblioteca Europea non è cosa nuova: “il lunedì e il martedì ospitiamo le scuole nella sala lettura a disposizione. Generalmente organizziamo visite guidate per ragazzi delle medie inferiori: mostriamo la biblioteca, poi facciamo un prestito-classe in cui l’insegnante funge da garante. Spesso i ragazzi tornano con i genitori nel pomeriggio, oppure il sabato mattina”, perché per il prestito è richiesta sempre la presenza di un adulto. Il pomeriggio la biblioteca ospita per lo più frequentatori abituali, tra cui i tanti studenti che trovano nelle biblioteche comunali dei locali accoglienti per studiare con i propri libri.
E le novità da gennaio? Per ora solo due: un incontro interno di aggiornamento tenuto da Marco Lodoli, che presenterà i titoli più interessanti emersi dalla fiera della piccola e media editoria Più libri più liberi (con data ancora da definire) e un incontro con Pierre J. Mejlak, lo scrittore maltese vincitore dello European Union Prize for Literature, il cui libro, Dak li l-Lejl Iħallik Tgħid (What the Night Lets You Say) non è stato ancora tradotto in italiano. L’appuntamento, da non mancare, è per il prossimo 14 gennaio.
Veronica Adriani
(18 dicembre 2014)
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