Sono trecento i migranti fuggiti dalla guerra in Siria che dal 19 novembre scorso occupano una parte di Piazza Syntagma ad Atene, di fronte al parlamento ellenico. Chiedono la libertà di movimento necessaria a lasciare la Grecia e presentare domanda di protezione internazionale in altri Paesi europei, ma il regolamento Dublino III non lo permette e così, nonostante i manifestanti facciano da giorni sciopero della fame e due di loro siano addirittura morti, il governo di Atene fa orecchie da mercante e alle richieste legittime sbatte la porta in faccia.
La storia ai microfoni di AMISnet.
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