Il Festival del Cinema Interreligioso parte dal Dialogo in musica

Il Festival del Cinema Interreligioso Il cinema è un grande strumento per narrare, dialogare, comunicare a partire dalla musica che ci verrà proposta, e anche dal cibo – in programma come evento conclusivo della serata”, inizia con le parole di don Davide Milani, presidente Fondazione Ente dello Spettacolo, la prima edizione del Festival del Cinema Interreligioso a Roma.

Domenica 25 ottobre, alla Casa del Cinema a Villa Borghese, la 19° edizione del Tertio Millennio Film Fest è stata inaugurata con il concerto Dialogo in musica presentato da Lorena Bianchetti, giornalista e conduttrice di A Sua Immagine, Rai Uno. I protagonisti della serata erano musicisti di diverse culture che operano a Roma, tra quali il gruppo Sarawan, composto da tre artisti fissi iraniani e condotto da Mohssen Kasirossafar. Hanno interpretato dei brani con tenta religiosa tratti dall’opera del grande poeta persiano Hafez. A rappresentare i musulmani è stato anche il Sukun Ensemble, che Il Festival del Cinema Interreligioso ha esibito delle melodie della tradizione islamica ri-arangiati per gli strumenti occidentali. L’omaggio alla tradizione ebraica è stato portato da tre musicisti tramite delle canzoni tipiche in arabo parlato dalla comunità tripolina. Non poteva mancare un coinvolgente Ave Maria da parte della comunità cattolica.

Ma la rivelazione della serata è stata in assoluto il coro I solisti Roma formato da musicisti coreani che si esercitano in una chiesa a Roma, arrivati in Italia per studiare il canto. “Abbiamo portato il coro coreano per accentuare la multiculturalità”, spiega Gianna Urizio, presidente Associazione protestante cinema Roberto Sbaffi. Antonio Urrata, il direttore della Fondazione Ente dello Spettacolo sottolinea: “Questo evento ha come scopo la pace”. Sira Fatucci, assessore alla Cultura Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani interviene: “Crediamo da molto tempo nel fare cultura attraverso l’arte. Nella diversità bisogna trovare l’armonia”.

Yahya Pallavicini“Troviamo questa iniziativa di grande livello a favore dell’umanità”, dichiara Shahrzad Houshmand Zadeh, docente di Studi islamici Pontificia Università Gregoriana, copresidente di Religions for Peace Italia, accetuando come la musica ci fa ritrovare uniti nel dolore e nella gioia. “Il fatto di convergere donando armonie condivise sia interiori che esteriori è un esempio oggi ancora più necessario perché c’è della decadenza, dell’egoismo e della mistificazione”, aggiunge Yahya Pallavicini, vicepresidente COREIS.

Fino a sabato 31 ottobre, alla Casa del Cinema a Villa Borghese e al Cinema Trevi saranno presentati più di 30 film tra anteprime, eventi speciali e incontri con gli autori.

Per il programma del festival visita www.casadecinema.it. L’ingresso libero.

Raisa Ambros

(28 novembre 2015)

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