La scrittura non va in esilio 2015: la storia vincente che ci fa provare il freddo del viaggio in mare

Erano più di 150 i racconti con i quali i ragazzi delle scuole medie e superiori hanno partecipato alla nona edizione del concorso letterario La scrittura non va in esilio, organizzata dal Centro Astalli. La premiazione finale del 29 ottobre ha concluso, come ha affermato il presidente del Centro Astalli Camillo Ripamonti, un bel incontro tra studenti e rifugiati.

Tra tanti pezzi la giuria ha scelto come migliore quello di Jacopo Maria Genovese del Liceo Vittorio Veneto di Milano intitolato “Ho freddo”, che racconta la storia della traversata del mare di un ragazzo del Mali. “Mentre scrivevo, mi immaginavo me stesso là,” dice il ragazzo, che ammette di non aver avuto tanta esperienza diretta con rifugiati e migranti.

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La scrittura non va in esilio 2015: i ragazzi premiati in posa con Camillo Ripamonti, il raper Kaligola e il protagonista del video “Ho freddo” Osman Ahmed. (foto: Centro Astalli)

Lo spunto per il racconto di Jacopo era un avvenimento reale, quando a febbraio di quest’anno alcune persone sono morte per ipotermia sulle navi della marina militare durante il trasporto verso Lampedusa. “È assurdo che nel 2015 le persone debbano morire in questo modo,” dice Jacopo che, secondo le spiegazioni della giuria è stato premiato per la sua capacità di immedesimarsi nella tragedia di tante persone.

Il suo racconto, spiega lo studente, porta in se due tematiche principali: il contrasto tra la paura e la speranza e il freddo che si prova durante il viaggio. Prima che ci si imbarchi, ma soprattutto sul gommone. Quel freddo che fa tremare, che, paradossalmente, fa ricordare le proprie origini e che evoca l’immagine della speranza di quello che potrà accadere dopo. Con le parole di Jacopo: “Ho freddo. (…) Per scaldarmi penso alla carezza del sole del deserto. A quel sole che asciuga l’argilla delle nostre architetture. Penso al sole delle terre che ho abbandonato. Ma penso anche al sole della Sicilia, dove maturano frutti succosi, che sfamano e dissetano. Una terra finalmente senza guerre. Lì, nella luce calda del pomeriggio, arriveremo a riva, dove potremo finalmente riscaldarci. (…)”

Petra Barteková

(30 ottobre 2015)

Per leggere tutti i racconti di questa edizione de La scrittura non va in esilio cliccare qui.

Il racconto vincente nel video del Centro Astalli:

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