Emergenza Medica On line:una app per curare migranti e rifugiati

Foto di Luca Catalano Gonzaga. Fonte: Emergenza sorrisi
Foto di Luca Catalano Gonzaga. Fonte: Emergenza sorrisi

Esiste una realtà silenziosa, fatta di uomini, donne e bambini che attraversano interi paesi, per trovare una nuova vita, lontana da guerre e conflitti. Esiste una realtà altrettanto silenziosa, fatta di malattie e dolori che colpiscono anche coloro che hanno abbandonato le loro terre per arrivare in Italia, in cerca di un altrove migliore. Un altrove fatto di vuoti e di assenze: chi arriva infatti spesso è solo, senza la possibilità di portare nulla con sé. È in questa realtà che Emergenza sorrisi, Ong che si occupa di restituire il sorriso a bambini affetti da varie malformazioni, ha deciso di lanciare l’applicazione Emergenza medica online, rivolta alle varie strutture di accoglienza, per prestare cure mediche specialistiche di primo soccorso gratuite a immigrati, profughi e richiedenti asilo.

L’assistenza sanitaria infatti viene garantita solo dopo alcuni mesi di permanenza e neanche in modo omogeneo sul territorio.” Spiega il dott. Fabio Massimo Abenavoli, presidente della onlus “Abbiamo quindi persone che in caso di necessità non hanno modo, al di là del possibile accesso ai pronto soccorsi ospedalieri, di avere una consulenza medica specialistica. Peraltro la mancanza di assistenza si può riflettere anche su una mancanza di diagnosi di patologie potenzialmente trasmissibili quali tubercolosi, per esempio, se non diagnosticate rapidamente. Con tale strumento siamo in grado di fornire un contributo quindi anche in termini di prevenzione e di controllo di diffusione delle patologie trasmissibili”.

Ma come è nato il progetto? “L’idea è nata alcuni mesi fa quando ci siamo resi conto che i migranti in Italia accolti nei centri di accoglienza , parrocchie, CAR etc ricevono vitto e alloggio ma le strutture spesso non hanno competenze e possibilità di offrire una assistenza medica qualificata. I medici sono tutti disponibili “all’azione” in modo volontario e gratuito. I costi della App, della gestione e della distribuzione stiamo cercando di ricavarli con proposte ad aziende e raccolta fondi ai nostri sostenitori”.

Oltre a garantire a tutti il diritto inviolabile alla salute, la app, scaricabile da Google Play e da App Store, si occupa di seguire a distanza il paziente attraverso la mediazione delle varie strutture: i medici che hanno aderito all’iniziativa ricevono dal referente del centro di accoglienza tutte le informazioni necessarie (referti, radiografie, ecc…) e, in tempo reale, esaminano la documentazione, per formulare una possibile diagnosi. Attraverso  una schermata, in cui ciascun centro di prima accoglienza può registrarsi come nuovo utente, è possibile gestire il profilo, controllare le richieste attuali e passate e cercare ospedali e centri medici della zona. Per le problematiche più difficili e i casi più complessi, il sistema di medicina virtuale offre la possibilità di individuare la struttura ospedaliera più vicina che aderisce al progetto. Per i casi più lievi si potrà invece avere accesso direttamente ad una prescrizione medica, da presentare regolarmente in una farmacia. L’altra novità è rappresentata dalla presenza di una consulenza psicologica, attiva soprattutto per i più piccoli e per i soggetti più fragili. Elemento quest’ultimo, talvolta sottovalutato o marginalizzato.

                                                                                                                                      Elisa Carrara

                                                                                                                                    (24 febbraio 2016)

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