Una delle barriere culturali che i migrati affrontano all’estero è quella degli stereotipi, ovvero, visioni semplificate e molto condivise sull’etnia o nazionalità e spesso, delle caricature esagerate e generalizzate.
Simoni, una giovane brasiliana sposata con un italiano, vive a Roma da 7 anni. Lei sapeva che venendo in Italia avrebbe dovuto affrontare degli stereotipi. Infatti, racconta, il primo è stato quello della Samba. “La maggior parte degli italiani crede che noi balliamo la Samba tutto il tempo e non è così”.
Un altro stereotipo affrontato qui da Simoni, e che l’ha colpita più personalmente, è quello dell’immagine della donna brasiliana “facile, che sorride sempre, poco vestita e così via, credo sia molto triste”. Anche in questo caso pensa che questo pregiudizio sia dovuto al Carnevale e all’immagine dei media che indicano spesso il Brasile come una delle mete di turismo sessuale. “Alcune italiane ci guardano in maniera diversa o con gelosia e gli uomini si stupiscono se non sorridiamo sempre”.
Simoni però non s’intimidisce: “È triste ma basta essere decise e dimostrare che queste opinioni sono solo frutto d’ignoranza e, per fortuna, non tutti la pensano così”.
Carla Guanais
(16 marzo 2016)
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