Italiano L2 a Scuola Mazzini: imparare diventa un gioco

sansonettiUn palazzo rosso e un’aula piena di disegni e risate di bambini. Sono questi gli indizi per raggiungere il Laboratorio di Italiano L2 per i minori stranieri della Scuola Mazzini, in Via Volsinio 25, organizzato dall’ associazione Piuculture. L’obiettivo è quello di aiutare i piccoli di origine straniera a prendere confidenza con la lingua italiana. Le lezioni sono due volte a settimana, lunedì e mercoledì, dalle 9 alle 10.30.

Si tratta di una classe molto dinamica e varia, nella quale non si cerca solo di aiutare i bambini con la lingua, ma anche di sensibilizzarli su diversi argomenti, come l’educazione civica ed il rispetto dell’ambiente. Durante una lezione si è infatti parlato della plastica, e quando la maestra ha chiesto: “che cosa succede se si butta la plastica per terra?” il primo a rispondere è stato Ralph, il più estroverso del gruppo “si brucia, perché c’è il sole!”, con un gran sorriso dipinto sul volto. E da quella risposta è iniziato il discorso della maestra sul riciclaggio e su come rispettare l’ambiente.

La classe è attualmente composta da 5 bambini e 2 bambine. Ci sono Xuyujie e Yi, cinesi di 9 e 6 anni, ci sono Eliane e Kate, entrambe di 6 anni, delle Filippine come Ralph. Poi c’è Iegor, ucraino di 8 anni, e infine Nicola anche lui 8 anni ,rom. Alcuni sono nati in Italia, altri no, ma ognuno ha una storia diversa, con un piccolo mondo da raccontare.

Sogni e passioni da realizzare

Xuyujie che viene da una città del sud della Cina, racconta che i suoi compagni sbagliano sempre il suo nome, ma ha comunque tanti amici. A casa, con la sua famiglia, parla soprattutto cinese. Dopo la scuola aiuta i genitori nel loro ristorante, si occupa delle confezioni, ma ha anche imparato a fare alcuni dei piatti semplici, e un giorno anche lui vorrebbe avere un ristorante tutto suo chiamato “Tonino”. A scuola, ama disegnare e costruire degli oggetti. Ogni tanto è triste perché pensa al suo cane, lasciato laggiù, nel suo paese. Anche Iegor vorrebbe aprire un ristorante, ma anche fare il maestro di musica e di ginnastica, ancora non sa con precisione. Per ora vive con la mamma e la nonna che fa la fioraia. Suo padre vive in Ucraina e torna appena può per vederlo. E’ in Italia da 7 mesi ma è molto curioso ed apprende con rapidità. Sempre di passione per il cibo si tratta nel caso di Ralph che vorrebbe aprire una pasticceria, ma ha anche il piano alternativo: fare l’inventore. Il papà fa il commesso ed il sabato fa il badante. Quando non deve andare a scuola la mattina ha tempo per fare una colazione più abbondante ed assaggiare i piatti del suo paese.

Eliane invece è la più timida, e quando gli altri bambini stanno lì a rispondere a tutte le domande delle maestre, lei è quella più taciturna. Racconta che da grande vorrebbe diventare “o una dottoressa o una parrucchiera perché mi piace giocare con le trecce di mamma“. Abita proprio lì vicino e suo padre, prima di andare al lavoro, accompagna sempre lei e sua sorella maggiore a scuola.  A Kate invece appartiene la passione per l’insegnamento, il suo sogno è diventare una maestra di matematica. In Italia vive con la mamma, che lavora come addetta alle pulizie.Finito l’incontro, i bambini vengono accompagnati alle rispettive classe di provenienza. Ma Ralph è contrariato “ma come, di già?” E’ finita una lezione sì, ma il legame d’amicizia nato in questo laboratorio di sicuro non finisce così presto.

Naiqian Wanq, Rahman Mamdudar Nibir, Magheda Ali El Shami, Josefa da Silva Trindade

(27 aprile 2016)

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