Romancuta in bucatarie: alla scoperta della creatività e della cultura rumena

Romancuta in bucatarie: la cultura rumena a Roma
Romancuta in bucatarie: la cultura rumena a Roma

La maggioranza dei cittadini romeni in Italia lavora nel settore dei servizi e di cura alla persona e nel tempo libero si riunisce per mantenere viva la propria cultura anche all’estero. Il concorso Romancuta in bucatarie è la migliore occasione per scoprire, che alcuni di loro si dedicano anche a settori meno esplorati come l’arte, la moda o la politica.

Le donne romene: la cucina nazionale e l’attività interculturale. Maria Negulici Turcu vive a Roma da 16 anni. Lavora nel settore dei servizi ma nel tempo libero si dedica alla comunità d’origine aiutando la Parrocchia di San Valentino o partecipando a concorsi come Romancuta in bucatarie, del quale nel 2016 è stata vincitrice per la seconda volta. Indossa una “ie” – camicia nazionale romena fatta a mano da sua madre nella natale Suceava più di 35 anni fa. “Il ricamo è così complicato che due persone devono stare al telaio per tesserlo” –racconta Maria con gli occhi lucidi dall’emozione. Il suo amore per la patria è quasi tangibile, dice che è fiera di essere romena e porta una broche con il tricolore rosso, giallo e blu, in parte ripreso sulla camicia. Il sogno di Maria è di aprire un atelier di ricamo tradizionale per trasmettere quest’arte anche alle generazioni che verranno.

L’organizzatrice della sfilata di moda, Elena Rodica Rotaru, non si ferma mai nella sua attività interculturale. L’Italia e la moda sono due mie grandi passioni, – racconta lei, – avevo 10 anni, quando ho comprato in una libreria il dizionario della lingua italiana. “Sono venuta qua 9 anni fa e all’inizio facevo le sfilate come modella, ma organizzare gli eventi mi piace di più”. Elena è una delle ideatrice dei concorsi Miss Badante – 2016 e Miss Mamma – 2016 per donne romene a Roma e a Torino. Dai suoi numerosi viaggi porta idee, disegni, tessuti e decorazioni per poi fare camicie o vestiti con le proprie mani. Elena è una vera e propria cittadina del mondo, ispirata dal Manifesto di Ventotene, vorrebbe un giorno organizzare un festival di Europa unita all’isola di Ventotene, dove ognuno dei 28 paesi presenterebbe i suoi artisti, musicisti, artigiani e cuochi con i piatti tradizionali.

L’attività politica per promuovere la cultura romena. La scoperta ancora più sorprendente sono le persone che si occupano della politica, come Alexandru Neacsu e Corina Galatanu. Lui è il presidente dell’associazione Ulpia Traiana Romana e lei è la rappresentante della comunità romena a Livorno. Alexandru si candida anche come consigliere municipale nel VI municipio, dove gli stranieri sono il 18,7%, Corina oggi sta raccogliendo le firme per avere la possibilità di partecipare al Congresso delle diaspore dei rumeni, che si svolgerà a Bucarest. La loro attività politica e sociale è incentrata sugli interessi della propria comunità in Italia, e nello stesso tempo ha un legame stretto con la patria. Il loro scopo principale è dimostrare che i romeni siano un popolo intelligente, capace di lavorare, ma anche quello di sviluppare il turismo italiano in Romania e di promuovere la cultura romena in Italia.

Nonostante i decenni passati in Italia, sono molti i romeni che rimangono vicini al loro paese attraverso le attività svolte nel tempo libero, che gli permettono di sentire meno nostalgia migliorando allo stesso tempo la vita dei loro connazionali.

Nadia Plamadeala e Valeryia Samova

(18 maggio 2016)

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