É attesa per giovedì 19 maggio la valanga di emendamenti sulla legge di cittadinanza. Circa 7000 le proposte di modifica che rischiano di affossare una legge tanto attesa. E mentre la politica è lenta su questo tema la generazione dei figli degli immirati corre. Si guarda alle elezioni amministrative andando ad interrogare i candidati di seconda generazione su come la pensino in relazione ad alcuni temi cardine. L’iniziativa è della ReteG2 che, attraverso Facebook, ha lanciato delle domande ai futuri amministratori.
“Bisogna attendere la seduta della Commissione Affari Costituzionali e la pubblicazione degli emendamenti per capire se possano essere di natura ostruzionistica o se vengono anche da quelle parti che sostengono il provvedimento” dichiara prudentemente Isaac Tesfaye della Rete G2. Molti degli emendamenti dovrebbero essere stati presentati da Lega e Forza Italia. Intanto lo spauracchio paventato già a febbraio, le elezioni amministrative, è alle porte. Portare nel dibattito politico un tema così importante, che ha a che fare con l’immigrazione, per le forze politiche può apparire sconveniente. Ed ecco che lo slittamento può essere ulteriore.
La velocità impressa alla legge sulle unioni civili, altro argomento delicato, non sembra applicabile per la legge sulla cittadinanza. “Sulle unioni civili il Presidente del Consiglio ha chiesto la fiducia, imprimendo così un ritmo importante alla legge. Anche per la cittadinanza auspicheremmo un percorso simile” dichiara Isaac che ribadisce “i diritti civili dovrebbero essere slegati dalla questione politica in un grande paese”.
Ed intanto la rete si mobilita. Alla vigilia della valanga di emendamenti le seconde generazioni approfittano dell’appuntamento #Matteo Risponde – evento su Facebook del premier – per chiedere conto della legge. In un post pubblicato nel gruppo della ReteG2 da Shehan Teixeira scrive “Chi cresce nelle scuole italiane è Italiano, ma una legge non lo riconosce. Per questo chiediamo la #RiformaCittadinanzaSubito, il voto del testo che modifica la legge 91 del 1992, oggi bloccato in Senato. Perché i figli dell’immigrazione non siano più figliastri ma veramente figli dell’Italia. Ricordiamolo stasera al premier Matteo Renzi durante la diretta #Matteorisponde postando tutti e tutte #RiformaCittadinanzaSubito #Stranieroachi”
Se la legge è ferma al Senato, la politica si prepara alle amministrative. Nelle liste anche candidati di seconda generazione in tutta Italia. Per questo sempre tramite facebook la Rete G2, tramite un post di Mohamed Abdalla Tailmoun, “ha deciso di ospitare uno spazio di confronto con i diversi candidati, visto che un’amministrazione comunale incide su tanti temi che riguardano molto da vicino le seconde generazioni”. Le domande sono su: cittadinanza, scuola, lavoro, sport e cultura, segnalazione di iniziative concrete. Mentre la politica rallenta la società corre.
Fabio Bellumore(17 maggio 2016)
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