“L’entusiasmo e la partecipazione al corso organizzato da gennaio sono stati tale che la maggior parte delle allieve ci ha chiesto di continuare, abbiamo così organizzato un nuovo modulo per adulti, iniziato lo scorso 16 giugno e che si concluderà il 13 luglio” evidenzia l’elemento della continuità la coordinatrice del corso d’italiano per adulti dell’Associazione Piuculture Adele Nannetti.
Si tratta stavolta di un corso supportato interamente dall’Associazione Piuculture per rispondere alle esigenze delle volenterose allieve del corso “cui si sono aggiunte anche altre due donne, per un totale di 9 allieve provenienti da tutto il mondo”.
Oltre il corso estivo è forte sin da ora la volontà di continuare il percorso anche in autunno. Insomma, le allieve sono autenticamente contente di essere parte di un gruppo che si riunisce per costruire, non solo frasi di senso compiuto, ma anche e soprattutto rapporti umani. Ed è stata all’insegna del piacere di stare insieme che si è svolta la serata finale del corso, il 9 giugno all’IC di Via Volsinio, durante la quale ciascuna ha portato i propri piatti tipici “ma naturalmente abbiamo finito tutto”. Le allieve hanno anche voluto fare un piccolo regalo alle insegnanti, Adele, Elena ed Alessandra, che le hanno guidate durante questo percorso, accompagnato da un biglietto “erano poche parole ma molto sentite ed è stato un arricchimento umano leggerle e ricevere tutta questa gratitudine” evidenza Adele.
Tra le allieve anche una giovanissima americana, qui con tutta la famiglia, che ha scritto una lunga lettera conclusiva “studia canto lirico ed è stato curioso leggere nei compiti termini di un italiano per noi arcaico, trovare poscia in un tema non capita certo tutti i giorni!”
La maggior parte delle allieve si trova in Italia da 5 o 6 anni ed ha un permesso di soggiorno di lungo periodo “il corso non è perciò finalizzato ad un esame d’italiano ma ad un autentico desiderio di costruzione e di comunicazione. Capita spesso che in corsi per adulti da tanti allievi si finisca a concludere in pochi, ma non è accaduto in questo, tutti l’hanno portato a termine e ne hanno fortemente voluto la continuazione”.
Adesso le allieve hanno creato anche un gruppo su whatsapp dove si esercitano con l’italiano “chiedono i nostri consigli sull’uso del passato remoto o se sia meglio dire tremare o temère. Cimentarsi con la scrittura non è facile anche perché durante il corso abbiamo lavorato prevalentemente sull’espressione orale”. La chat è diventata anche luogo di scambio di culture, “così dal Kenya all’India, passando per il Bangladesh il gruppo è diventato uno strumento di condivisione di ricette, canzoni da tutto il mondo e, non ultimo, di appuntamenti per andare a mare con tutta la famiglia” e così, tra un incontro e l’altro, la lingua della chiacchierata è diventata con buona probabilità l’italiano, il codice comune che tutte conoscono e padroneggiano sempre meglio.
Piera F. Mastantuono
(22 giugno 2016)
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