Il 13 giugno l’associazione Piuculture ha dato il via al centro estivo che durerà fino al 13 luglio, nella sede dell’Istituto Comprensivo di Via Volsinio a Roma. L’iniziativa è rivolta agli alunni migranti delle elementari e medie anche di altre scuole del quartiere, la finalità è creare delle attività ricreative e didattiche da condividere.
Il progetto realizzato prevede sia un un laboratorio teatrale per i bambini delle elementari guidato dalla coreografa Emilia dell’associazione Fuori Contesto, affiancata da Matteo e Ilaria mentre, per i ragazzi delle medie è iniziato il laboratorio di italiano portato avanti da Eleonora e Francesco dell’Associazione Piuculture.
Il clima dei laboratori è pedagogico, ma allo stesso tempo giocoso, diverso dalla normale scuola che si svolge durante l’anno.
Il laboratorio teatrale ha come scopo quello di creare insieme una storia e metterla in scena in uno spettacolo di fine corso. Nella mattinata di apertura sono stati realizzati dei giochi per familiarizzare con lo spazio e conoscere i nuovi compagni. I più grandi aiutavano i più piccoli; quando i bambini hanno preso possesso del grande palcoscenico, è stato un momento di euforia e balli scatenati.
Anche il laboratorio d’italiano si è aperto con un momento per le presentazioni, per poi passare a dei giochi didattici. Nella prima fase a turno, un ragazzo andava al mappamondo, chiudeva gli occhi e gli altri lo incoraggiavano a muovere il dito fino a trovare il paese d’origine di un loro compagno. Un altro esercizio consisteva nel dividere la classe in due gruppi, ogni gruppo aveva a disposizione delle sillabe di cartone, con esse dovevano formare delle parole. In un primo momento si sono trovate parole brevi, formate da una o due sillabe, poi sempre più lunghe e complesse.
Sia i ragazzi delle medie che quelli piccoli vengono da paesi molto diversi tra loro. C’era chi, per fare amicizia chiedeva a tutti gli altri: da dove vieni? Da quanto sei in Italia? C’era anche chi era più silenzioso e più concentrato sul compito da svolgere e chi aveva voglia di giocare e divertirsi. Poco importava la provenienza, i diversi colori della pelle, i ragazzi trovavano un linguaggio comune per fare amicizia e stare insieme.
La prima giornata del centro estivo si è aperta con entusiasmo e simpatia di tutti i partecipanti. Per il prossimo mese, il teatro ed il laboratorio di italiano saranno gli strumenti di integrazione di bambini e ragazzi migranti e non.
Marzia Castiglione Humani
(15 giugno 2016)
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