Centro estivo Piuculture: chiude col teatro, riapre con lo sport

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Vogliamo raccontarvi come sono nati la musica e i canti: lo striscione appeso nella grande aula con palco e sipario della Principessa Mafalda parla chiaro. I bambini sono in fila in fondo allo stanzone, i genitori e i fratelli seduti un po’ più avanti, armati di cellulari e macchine fotografiche. Il centro estivo organizzato da Piuculture per Approdi, il progetto finanziato dall’Otto per mille della Chiesa Valdese, chiude la stagione con uno spettacolo completamente realizzato dai bambini: “sono loro le voci registrate, i lavori che vedete alle pareti, anche la canzone finale”, annuncia in apertura Emilia Martinelli, operatrice dell’associazione Fuori Contesto e ideatrice, insieme a Matteo Frasca, del laboratorio teatrale per il centro estivo.

I bambini salgono sul palco per raccontare una speciale evoluzione del mondo, tutta mimata: prima il caos, poi il brodo primordiale, le amebe, i dinosauri, le piante, gli animali, e infine l’uomo, che tra i tanti difetti ha anche un pregio: aver inventato il ritmo. Le voci registrate dai bambini insieme a Matteo raccontano la storia, i disegni alle pareti la mostrano, i piccoli attori la mettono in movimento. È il principio della DanceAbility, una tecnica di danza e improvvisazione che, spiegano da FuoriContesto, nasce negli USA ma viene esportata in tutto il mondo per dare vita a laboratori sociali che vedono protagonisti bambini, disabili, adolescenti, anziani. E funziona, perché la lingua diventa secondaria, e l’espressione del corpo universale. Samir, che l’italiano lo sta imparando pian piano, comunica col corpo ed è protagonista del ballo. E lo diventano anche i genitori, trascinati sul palco dai figli al ritmo di Happy, la canzone che chiude lo spettacolo dopo quella inventata dai bambini, che ha per protagonista un lupetto che va con i suoi amici alla ricerca delle sue origini.

“È stato certamente un laboratorio faticoso per i nostri giovani, ma il bilancio è assolutamente positivo: quello di Piuculture alla Principessa Mafalda è stato l’unico centro estivo della Rete Scuolemigranti insieme a quello della Di Donato, pur avendo spazi e mezzi ridotti”. Antonella Trezzani dell’Associazione Piuculture, la coordinatrice del centro estivo e del corso di italiano, non nasconde la soddisfazione. “Il laboratorio di lingua ha funzionato anche meglio: tutti hanno partecipato con regolarità, e le docenti hanno fatto ottime lezioni. I bambini hanno potuto usufruire di un mese di approfondimento di lingua, che non è poco”. Una presenza importante, quella di una scuola sui generis aperta in estate, soprattutto per i genitori, che “all’inizio piazzano i bambini per necessità, ma poi si rendono conto che il laboratorio garantisce anche una socialità, un modo di stare insieme”, e dunque partecipano.

I genitori di Kate, una delle partecipanti più piccole, lavorano tutto il giorno e non hanno dubbi: “è stato un grande aiuto per noi”. Per questo approfitteranno anche della settimana integrativa di attività sportiva che Piuculture offrirà insieme a Sport senza Frontiere presso il Club Lanciani: “Le attività si svolgeranno dalle 8:30 alle 17” spiega ancora la coordinatrice. “Un pulmino dell’associazione si occuperà di prelevare i bambini a scuola e li riporterà indietro nel pomeriggio”, permettendo ad altri otto bambini – e ai loro genitori – di continuare il processo iniziato un mese fa con il laboratorio teatrale. E anche se per i più piccoli l’estate slitterà ancora di qualche giorno, ne sarà certamente valsa la pena.

Veronica Adriani

(16 luglio 2015)

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