Il MedFilm Festival ha spento la sua 22esima candelina

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La giuria Piuculture, al suo quinto anno di vita, sul palco del MedFilm Festival con Ginella Vocca

Nel cuore del Municipio II della Capitale, quella che è appena trascorsa è stata una settimana all’insegna del cinema. Non pellicole casuali, ma una selezione di opere realizzate da registi provenienti dai paesi del mediterraneo e non solo. Grazie ai film del MedFilm Festival è stato possibile viaggiare e scoprire paesi e culture diversi e ammirare la produzione contemporanea della settima arte, quella cinematografica.

Il festival diretto da Ginella Vocca ha terminato la sua 22esima edizione il 12 Novembre al Cinema Savoy, dove si sono svolte le proiezioni dei film, e al Museo Macro, che invece ha ospitato gli eventi ed i workshop. Tanti ospiti e partecipanti erano in attesa, la sera di sabato, di conoscere i film scelti dalle 4 giurie, inclusa la giuria Piuculture, e scoprire a chi sarebbero stati consegnati i premi creati dal pittore e scultore fiorentino Alfredo Futuro.

Premio Amore e Psiche

La giuria composta dai giornalisti Federico Pontiggia, Tiziana Lo Porto e Angela Prudenzi, dall’attrice Isabella Ragonese, dalla distributrice Claudia Bedogni, ha scelto come miglior film, Inversion del regista iraniano Behnam Behzadi, motivando la scelta con “la capacità di innovare poeticamente la lezione umanista del cinema iraniano, tramutando il soffocante clima atmosferico in un sole femminile che irradia empatia e speranza a ogni latitudine”.

La giuria ha deciso anche di consegnare il premio Espressione Artistica alla regista algerina Dania Reymond per il suo film Le jardin d’essai mentre un premio speciale è andato alla pellicola di Damien Ounouri, Kindil, un film prodotto da Algeria, Kuwait e USA.

Premio Methexis e Cervantes

I protagonisti della giuria sono stati gli studenti delle Scuole Nazionali di Cinema: Italia, Marocco, Croazia, Turchia, Francia, Libano, Tunisia, Egitto e Grecia. La giuria ha scelto come miglior cortometraggio il film greco Ummi di Niko Avgoustidi per il premio Methexis, e per il premio Cervantes ha optato come cortometraggio più creativo per il film portoghese Batrachian’s Ballad di Leonor Teles.

Premio Open Eyes

Una giuria, composta dal direttore della fotografia Tarek Ben Abdallah, la regista Irene Dionisio, il giornalista Roberto Silvestri, le giornaliste Francesca Bellino e Katia Ippaso, che ha deciso di assegnare il suo premio come miglior film a Between Fences del regista israeliano Avi Mograbi.

Una menzione speciale è stata dedicata a A Magical Substance Flows into Me di Jumana Manna, palestinese. Inoltre la giuria ha annunciato due segnalazioni per Atlal dell’algerino Djamel Kerkar e Informe General II del regista spagnolo Pere Portabella.

Premio Piuculture

Ovviamente non poteva mancare la voce della Giuria Piuculture, con una rappresentanza da Egitto, Tunisia, Albania, Bangladesh, Siria e Moldova. La scelta è ricaduta ancora su Inversion di Behnam Behzadi, presentato a maggio al Festival del cinema di Cannes nella sezione En certain regard. Il film narra la rivolta di Nilofar, una donna iraniana fino ad allora tranquilla, verso un mondo che vuole scegliere per lei. L’inversione del titolo riguarda soprattutto la  vita di Nilofar oltre che il cambiamento climatico nella capitale iraniana.

La giuria Piuculture premia Inversion “per aver intrecciato con grande sapienza e delicatezza diversi problemi della società attuale – dall’inquinamento ambientale, che rimane un elemento trasversale a diversi paesi, al ruolo della donna nella società iraniana. Tutto questo è reso ancora più forte da un’ottima recitazione che rifugge da qualsiasi vittimismo per cogliere gli elementi più sottili ed essenziali. Un film ben scritto e ben diretto, ricco e pieno di vita”.

Tra gli ospiti, oltre ai professionisti del settore cinematografico, hanno partecipato anche i rappresentanti delle istituzioni italiane e delle ambasciate straniere a Roma: proprio loro hanno ricevuto i premi a nome dei vincitori. I premiati hanno inviato al pubblico dei video messaggi alla fine della serata per salutare, ringraziare ed esprimere la loro gioia per la vittoria.

La direttrice del MedFilm Festival Ginella Vocca aveva aperto la cerimonia con una citazione descrivendo il festival come la “Torre di Babele rovesciata, dove tutti parlano la propria lingua ma si capiscono” e a chiuso la cerimonia pensando già alla prossima edizione. E così che il MedFilm Festival ha spento la sua 22esima candelina.

Ghiath Rammo(16 novembre 2016)

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