90 film in concorso di cui 59 anteprime, 32 paesi rappresentati, 4 giurie tra ufficiali e non – tra cui la giuria Piuculture – più una serie di giurie universitarie: sono questi i numeri della 22° edizione del MedFilm Festival, Festival del cinema del Mediterraneo e del Medio Oriente diretto da Ginella Vocca, che sbarca a Roma dal 4 al 12 novembre, nelle sale del cinema Savoy e del Macro di via Nizza.
Un programma ricco di eventi e un manifesto d’eccezione, che viene diretto dai muri di Tunisi. Opera di Zoo Project, alias Bilal Berreni, l’immagine che campeggia sulla locandina del Festival è tratta dalla serie Les Martyrs ed evoca tutta la forza della rivoluzione politica e sociale voluta e spinta dai giovani della cosiddetta Primavera araba. Proprio la Tunisia infatti sarà protagonista del Festival insieme all’Iran: l’omaggio ai due paesi arriverà sugli schermi del Savoy attraverso le due Vetrine speciali che ogni anno animano il Festival.
Cinema e cultura: i premi speciali
“Fra le due sponde del Mediterraneo non c’è più un dialogo politico e istituzionale. La situazione terribile della sponda sud non ha prodotto immigrazione ma profughi”, ha dichiarato in conferenza stampa l’Ambasciatore del Marocco Hassan Abouyoub, che ha aggiunto “non abbiamo saputo gestire il pilastro politico e quello economico. Non resta che quello culturale”. Una speranza che non resta inascoltata: non è un caso che la scelta del MedFilm Festival ogni anno mostri una carrellata del miglior cinema mediterraneo, fra lungometraggi, cortometraggi e cinema di genere, e che largo spazio sia dato anche all’assegnazione di premi delle giurie speciali. Nel dettaglio:
- Il Premio Amore e Psiche, dedicato al cinema di genere, dal melodramma, al gangster movie, al fantasy horror, è curato da Giulio Casadei e comprende nove film;
- Il Premio Open Eyes, dedicato interamente al tema della memoria, presenta dieci film che affrontano, tra gli altri, il tema della guerra civile, delle migrazioni e dello scorrere del tempo;
- I premi Methexis e Cervantes, curati da Alessandro Zoppo, sono assegnati ai migliori fra 20 corti che attraversano tutto lo spettro del cinema contemporaneo. La selezione di film offre una carrellata sul senso dell’immagine nella vita quotidiana;
- Il Premio alla carriera 2016, quest’anno assegnato a Gianni Amelio, omaggiato in apertura di Festival con la proiezione de Il primo uomo;
- Il Premio Koinè 2016, dedicato al SaMiFo – salute migranti forzati.
Eventi speciali, giurie speciali
Non mancano come ogni anno gli eventi speciali: lo spazio dedicato al cinema italiano con la vetrina Le Perle, e quello destinato a due film presentati in apertura e in chiusura di Festival: Petit Bonheurs di Mohamed Chrif Tribak e il pianosequenza Borders di Damjan Kozole, documentario girato al confine tra Slovenia e Croazia. Altro ciclo di film è quello dei Lux Film Days, che per il quinto anno consecutivo confermano la collaborazione del MedFilm Festival con l’ufficio di rappresentanza in Italia del Parlamento Europeo. Spazio speciale dedicato anche alla letteratura, con le sei Letture dal Mediterraneo curate da Mariangela Mincione, fra narrazione e documentario.
Di prestigio le giurie ufficiali, tra i cui nomi spiccano ancora una volta attori, produttori, giornalisti e critici cinematografici. A queste si aggiungono, come ogni anno, le giurie speciali, che grande spazio hanno sempre avuto all’interno del Festival: la giuria Piuculture, al suo quinto anno di vita, che quest’anno raccoglie giurati da Siria, Bangladesh, Tunisia, Egitto, Moldova e Albania; la giuria del progetto Methexis, che vede studenti delle scuole nazionali di cinema dell’area mediterranea affiancati dai detenuti di sei case circondariali e di reclusione d’Italia; le giurie universitarie, da Tor Vergata, Roma Tre, Sapienza, John Cabot e Silvio D’Amico.
L’appuntamento è per il 4 novembre al cinema Savoy: si apre con Brooks, meadows & lovely faces di Yousry Nasrallah. Il cinema del Mediterraneo è di nuovo protagonista.
Il programma completo è disponibile sul sito ufficiale del MedFilm Festival
Veronica Adriani
(3 novembre 2016)
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