CoNNGI: il coordinamento che dà voce ai giovani con background migratorio

E’ nato il CoNNGI ovvero il Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane, è stato presentato il 14 ottobre nella sala D’Antona del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, presenti le associazioni della rete Filo diretto che hanno deciso di dare vita al Coordinamento.Cos’è la rete Filo diretto?Per rispondere alla domanda bisogna fare un passo indietro e tornare nel 2014 quando la Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha lanciato una call pubblica attraverso il Portale Integrazione Migranti la quale ha dato il via all’iniziativa “Filo diretto con le seconde generazioni”. Iniziativa, alla quale hanno aderito oltre trenta associazioni di giovani di seconda generazione, che ha come obiettivo di conoscere le realtà associative delle seconde generazioni nel territorio italiano e di creare un luogo di confronto e lavoro condiviso.Cosa è emerso da questo confronto?Le associazioni a confronto, sempre nel 2014, hanno prodotto un manifesto con numerose proposte di intervento riguardanti gli ambiti scuola-lavoro-cultura-cittadinanzaattiva.Nell’ultimo incontro invece tutto il lavoro e il movimento fatto dalle associazioni ha preso vita con l’approvazione di un logo proprio, del nome “Coordinamento nazionale Nuove Generazioni Italiane”, con l’approvazione del testo di un Protocollo d’intesa che sancisce la nascita del Coordinamento e con l’approvazione di una nuova versione del Manifesto.Tra gli obiettivi principali del CoNNGI è la promozione di un nuovo modello di inclusione tenendo conto dei reali bisogni delle nuove generazioni tenendo conto dei principi del Manifesto.Queste associazioni, radicate nel territorio, si sono messe in gioco per far valere i diritti che sembrano scontati dei  ragazzi con background migratorio. Il bello del CoNNGI e il suo punto di forza è la giovane età dei suoi partecipanti. Giovani con tanta voglia di fare. Tra di loro ci sono anche tanti ragazzi italiani senza background migratorio, che uniti e condividendo gli stessi obiettivi danno una maggiore ricchezza a questo coordinamento.

Amarilda Dhrami

13 dicembre 2016

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