Si parla di donne all’Accademia di Romania: dalla professione alle violenze

Il 7 marzo 2017, all’Accademia di Romania, in occasione della festa della donna, l’Apri, associazione dei professionisti romeni in Italia e Human4Human, hanno indetto un incontro per illustrare le esperienze professionali di alcune donne che lavorano in Italia in vari settori.

Anca Mihai, giornalista della web-radio Radio Roma Link e presidente di Human4Human, associazione per la promozione sociale, spiega quali siano i loro obiettivi: “nell’era digitale cerchiamo di creare ponti tra persone, farle parlare di persona o al telefono, per mettere in contatto i romeni che vivono in vari paesi europei. La nostra radio propone anche programmi di cultura, attualità, rassegne stampa: ci impegniamo a fare un’informazione di qualità”.

“Sono venuta in Italia negli anni ’90 poiché la richiesta di ingegneri provenienti dall’Europa dell’Est era alta ma di fatto le assunzioni delle grandi aziende non erano molte” afferma Cornelia Cocos, laureata in ingegneria e oggi dipendente delle ferrovie dello stato, “ho trovato lavoro grazie al mio curriculum, non mi sento discriminata come donna lavoratrice. Nonostante ciò oggi nell’azienda dove lavoro le donne impiegate sono poche rispetto agli uomini, appena il 15%”. In generale, più che la provenienza è stato messo in evidenza come, nel mercato del lavoro attuale, quello che sembra contare di più è la specializzazione settoriale.

Dal lavoro ci si è poi spostati al tema della violenza sulle donne, attraverso la proiezione dell’estratto del docufilm Immagini donna, quando Ulisse uccide Penelope di Mario Veronica. Sullo schermo sono passate immagini ed interviste molto crude e realistiche sulla violenza sulle donne,  sugli stupri e sul femminicidi. “ È  un progetto che vuol contribuire ad una maggiore comprensione dei meccanismi che scatenano la violenza sulle donne e come affrontarli. Il film vede la situazione attuale guardandola dal punto di vista delle vittime e vuole essere anche un report sulla condizione delle donne europee che vivono in Italia.”

Marzia Castiglione Humani

(8 marzo 2017)

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