“Trovare vie di inclusione e integrazione in cui nessuno resti solo”.Si apre così la conferenza di presentazione del Rapporto Annuale 2017 del Centro Astalli, tenutasi martedì 11 Aprile presso il Teatro Argentina. Cifre e schede statistiche che rappresentano il lavoro di un anno nel mondo dei rifugiati, ma soprattutto testi che riportano all’importanza del costruire un rapporto quotidiano con le persone.“65 milioni di richiedenti asilo e rifugiati nel mondo, 362.376 arrivi via mare in Europa (nel 2015 erano stati 1.015.078), 181.436 arrivi in Italia, di cui 25.772 minori non accompagnati. Il Centro Astalli nelle sue diverse sedi territoriali ha risposto ai bisogni di circa 30 mila persone, metà delle quali a Roma. Le nostre strutture di accoglienza hanno ospitato più di 900 persone, 234 a Roma”. Sono alcuni dei numeri del Rapporto Annuale 2017 citati da Padre Camillo Ripamonti sj, presidente Centro Astalli. Uscire dalla barriera culturale di un’opposizione passiva dell’accoglienza dei migranti con un piano di integrazione nazionale di ampio respiro, che superi una politica che ha paura: “i muri si costruiscono con il cemento e con il filo spinato, ma si possono erigere anche con le norme e temiamo che proprio questo oggi stia avvenendo in Italia”. Parole chiare che rimandano all’imminente passaggio a legge del decreto Minniti-Orlando.Il tema dell’accoglienza è al centro dell’intervento dell’On. Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati “io trovo veramente disdicevole la commozione a giorni alterni, frutto di un cinismo politico inaccettabile: un giorno ci commuoviamo per il corpicino del bimbo riverso lì sulla spiaggia, ma al tempo stesso nei giorni dispari rimuoviamo l’indignazione per questa tragedia e parliamo di muri e di respingimento”. È necessaria un’“accoglienza senza sconti” che trovi attuazione attraverso investimenti adeguati per l’integrazione e politiche di inclusione sociale.“ Nel 2015 l’Italia ha accolto 80.000 rifugiati che sono lo 0,1% della popolazione e quindi non lo so come si faccia a parlare di invasione” l’intervento di quindi S.E. Monsignor Nunzio Galantino, Segretario Generale CEI, incalza subito sulla cattiva informazione manipolata spesso a sostegno di propagande politiche estremiste. Evidenzia l’urgenza di aprire la possibilità di un permesso di soggiorno anche ai numerosi diniegati per evitare la situazione di irregolarità per molte persone, soprattutto al sud, che genererebbe sfruttamento, non tutela della dignità delle persone e insicurezza. “La legalità è il primo e indispensabile passo per una politica seria di accoglienza”.“Nella vostra vita professionale e in politica tutti i giorni capita di dover trovare qualche equilibrio, più o meno fragile, tra interessi e valori ed è una ricerca difficile. Se c’è un tema, però, in cui l’interesse nazionale e i valori coincidono è l’immigrazione, quindi in teoria dovrebbe essere il tema più facile invece proprio per manipolazione politica è diventato un tema incandescente”. Così interviene l’On. Emma Bonino a chiusura della conferenza riportando agli “imprenditori della paura” introdotti da Massimo Giannini, giornalista e moderatore dell’evento, che distolgono l’attenzione dalla realtà piegandola ai propri fini.In conclusione Giannini: “serve un’altra narrazione per raccontare il fenomeno dei migranti non più come minaccia, ma come grande opportunità da tutti i punti di vista, politico culturale ed economico. Serve la politica però, perché è la politica che deve compiere passi dalla legge Bossi-Fini, sul reato di immigrazione clandestina e verso il riconoscimento dello ius soli. Li compirà?”La conferenza chiude con interrogativi aperti aspettando l’approvazione o meno alla Camera del decreto Minniti-Orlando. Stamattina, 12 Aprile, il decreto è legge.
Silvia Costantini
(12 Aprile 2017)
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