È tanta l’emozione quando sul palco dell’Aula Magna de La Sapienza si sono succeduti 600 tra bambini e ragazzi delle scuole primarie e medie del Municipio II di Roma, in occasione dell’evento “A matita siamo tutti uguali, a penna siamo diversi: cittadinanza simbolica ai bambini nati da genitori stranieri” che si è tenuto oggi 21 novembre. Giovanissimi onorati di aver ricevuto un riconoscimento che li affranca almeno a livello morale, da pregiudizi e ingiustizie, non sono mancate le guance rosse e qualche lacrima.Siamo cittadini italiani?“Tutti gli adulti sono stati bambini ma solo alcuni se ne ricordano” ha detto, arrossendo, la piccola Viola Virgilio “L’infanzia è o è stata bella solo per qualcuno, altri non ne hanno avuta una felice. Ragazzi che sono maltrattati, mandati in guerra, a lavorare o che non hanno una famiglia felice, anche loro hanno diritto all’amore, all’istruzione, all’igiene. Oggi siamo qui perché tutti i bambini devono essere liberi di esprimere quello che vogliono”.E ancora Cristel, nata in Italia da genitori moldavi: “Io sono nata in Italia, una parte di me è moldava però, ho amici italiani e parlo italiano in famiglia. Mamma fa le lasagne e la pasta all’amatriciana e sono buonissime. Sono molto felice di ricevere questo riconoscimento perché da oggi mi sento più romana.Più sciolto Castel, di origini filippine: “Ho 13 anni e sono molto integrato nel mio gruppo classe e anche nel mio quartiere. Mi sento fortunato, ma so che non é per tutti così. Io vorrei chiedere, a chi non capisce, che non giudichi un’altra persona in base al colore della pelle e che comprenda che la diversità è una ricchezza universale.”Gli intenti degli adulti“Io mi auguro che voi possiate diventare miei studenti, studiare rende liberi e questa università vi aspetta perché l’Italia è casa vostra”. ha commentato il Magnifico Rettore Eugenio Gaudio aprendo l’evento organizzato in concomitanza con la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.“Voi siete delle persone a tutto tondo – ha esordito Carlotta Sami dell’ UNHCR, che per decenni si è occupata dei diritti per l’infanzia – non persone piccole che devono diventare grandi. Il diritto alla scuola, il diritto ad avere una comunità in cui crescere e in cui essere riconosciuti come eguali, sono insindacabili.La presidente del Municipio II Francesca Del Bello, ha detto di “aver voluto fortemente la manifestazione “ perché non si può essere stranieri nelle scuole “dove avete i vostri amici e iniziate i legami più importanti della vostra vita”. Ha poi precisato “In Italia non esiste una legge dello stato che riconosca ai bimbi nati in Italia il diritto di essere cittadini italiani, ma noi vi diamo il nostro attestato con la cittadinanza simbolica, è un gesto per dirvi che voi siete cittadini italiani, cittadini romani, cittadini del Municipio II.È stata di Emanuele Gisci, assessore alle Politiche culturali e della famiglia, l’idea di donare la cittadinanza simbolica ai minori: “Sono emozionato oggi a vedere così tante bambine e bambini qui. Non siete soli!”Chef Rubio, noto personaggio televisivo, per l’occasione ha mandato un video messaggio a tutti i bambini “Sì allo ius soli, voi siete italiani come me”. Un altro video saluto è giunto dalla Nazionale di rugby. Il capitano e i giocatori hanno ribadito che il rugby “è uno sport che non conosce esclusione” e per questo “ogni rugbista non può che essere a favore dello Ius soli”.A conclusione è stato proiettato il pluripremiato cartone animato “ Iqbal bambini senza paura” liberamente tratto dalla storia vera di Iqbal Msih, bambino pakistano morto in circostanze misteriose a soli 12 anni, a cui sono state dedicate molte scuole anche in Italia. Iqbal è morto dopo essere stato reclutato per lavorare insieme ad altri bambini in una fabbrica tessile, dietro un misero compenso e in condizioni disumane. Il cartone a differenza della realtà, ha un lieto fine, per adempiere al suo ruolo didattico.
Piuculture a favore dello Ius soli
Sugli spalti era presente anche Amalia Ghisani, presidente dell’associazione Piuculture “Sicuramente questa del Municipio II è un’iniziativa apprezzabile, soprattutto per il clima che si è respirato e per questa idea che l’istituzione municipale si batta per l’affermazione di una legge come quella dello Ius soli ” ha dichiarato Ghisani che con Piuculture è presente nelle scuole del Municipio dal 2009 con laboratori di lingua italiana per bambini stranieri e per i loro genitori affinchè possano studiare con minori difficoltà e integrarsi . “È anche vero” ha continuato la presidente “ che le politiche di integrazione e di accoglienza di questi alunni, richiedono iniziative più mirate come il sostegno linguistico e l’uso di mediatori linguistici che possono rinforzare il rapporto scuola famiglia, in una logica di integrazione. È quindi importante ricordare – conclude Ghisani – nella Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia, l’assenza in Italia di una legge che dia piena cittadinanza a chi è nato qui, anche se da genitori stranieri. Ma è anche fonDamentale lavorare per i bambini di famiglie immigrate che non nascono qui ma che via via entrano nelle scuole e hanno bisogno di essere accolti e integrati”.Veronica Di Norcia (21 novembre 2018)Leggi anche: