Rosario: l’incontro con Amir e la sua storia
Rosario e Amir: amicizia e calcio
Amir è più che bravo e subito viene notato: la chiamata del Carpi in serie B, poi il Potenza e addirittura il Napoli. Intanto nasce un’amicizia, anzi di più. Rosario inizia a preoccuparsi di Amir come di un figlio: il suo fare avanti e indietro ogni giorno dal centro di accoglienza dove è ospitato e il suo permesso di soggiorno, sono questioni che non lo lasciano sereno. Così si mette in movimento per trovare soluzioni.La famiglia non rimane a guardare e viene coinvolta dalla passione di Rosario. È proprio la moglie a un certo punto a dirgli “fallo restare con noi!”. Così Amir diventa di casa, uno di famiglia portando un mondo nuovo dentro le mura domestiche di casa Campana.
Amir e la quotidianità in casa Campana
Amir migliora il suo italiano e la mattina segue Rosario e il figlio Giuseppe nel lavoro di ufficio. La vita di tutta la famiglia Campana cambia, “mi ha migliorato come persona: conoscerlo è stato come vincere al SuperEnalotto. Una ricchezza improvvisa e immeritata!”Le diversità di cultura e religione diventano scoperta e ricchezza condivisa “Amir è mussulmano. Durante il Ramadan aspettavamo il tramonto per cenare tutti insieme, perché in famiglia si mangia insieme, è un momento importante di condivisione”. La moglie di Rosario ormai cucina con naturalezza ricordandosi di non usare carne di maiale. Quotidianità significa anche vedere Amir che mentre sono tutti insieme a guardare una partita di calcio in TV, si ferma per la preghiera passando dall’esultare con la famiglia al raccoglimento.
Il sogno di Rosario per Amir
Silvia Costantini(13 novembre 2018)
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