L’estate è arrivata, è tempo di viaggiare, e leggere è il miglior modo per farlo, all’ombra di un albero in montagna, sotto l’ombrellone, ma anche se si resta in città.Per il mese di luglio e agosto le librerie del II Municipio hanno selezionato i più bei romanzi di autori stranieri da portare in valigia, per chi parte, o da tenere in un angolo speciale della casa, per chi resta in città. Ecco i libri da leggere per l’estate 2019.
Romanzi senza tempo
Il signor Antonio, sorridente bibliomane ed ex ferroviere, è al bancone della libreria Yelets, un piccolo spazio di ritrovo per appassionati di testi antichi, rari, nuovi ed usati. Antonio consiglia la lettura de “La passeggiata” dello svizzero Robert Walser, uno degli autori di lingua tedesca più apprezzati del Novecento, accostato dalla critica a Kafka, Rilke e Musil. Pubblicato nel 1917 e “portato in Italia” da Adelphi nel 1976, questo libro ha come protagonista un passeggiatore che, infilato il cappello, esce di casa e inizia una lunga camminata che lo vedrà partecipe di alcuni incontri. Antonio consiglia questo racconto “perché il lettore possa sentirsi accompagnato dalle parole dell’autore durante la passeggiata, come se stesse lì con il protagonista”.Pubblicato in Francia nel 1969, “Papillon” di Henri Charrière è il libro autobiografico suggerito da “Libreria degli studenti”. Conosciuto anche grazie alla famosa trasposizione cinematografica, Papillon è la storia della lotta per la libertà di un giovane condannato ingiustamente all’ergastolo.
Dall’Europa del nord
Molti gli autori nordici consigliati dai librai: tra questi c’è la svedese Camilla Läckberg, considerata la regina del giallo nordico, di cui il libraio Alessandro de Il mercatone del libro segnala “La gabbia dorata” edito da Marsilio Editore: è la storia di una donna che, dietro a una vita apparentemente perfetta, nasconde profonde fragilità dovute a una vita coniugale insoddisfacente e umiliante che la spingerà a escogitare una vendetta.La libreria Tra le Righe consiglia invece “Alla Radice” primo libro tradotto in italiano del finlandese Miika Nousiainen per edizioni Iperborea: “acuto, gentile, spesso tragicomico, lascia il lettore con il sorriso sulla bocca”, dice la libraia Claudia. La storia parla di Pekka, un copywriter di mezz’età e del dentista Esko, accomunati dallo stesso cognome. Quando i due si scoprono fratelli si mettono sulle tracce del genitore. “Alla radice” è una storia on the road dove ogni tappa arricchisce la famiglia Kirnuvaara di nuovi e improbabili parenti che formano un variopinto amalgama multietnico. “Un viaggio di conoscenza attraverso vari paesi, di sé e del diverso da sé, oltre che del concetto di paternità, accompagnato dalla verve comica degna della migliore tradizione umoristica finlandese”.Luca di Pagina 272, consiglia il libro di Kader Abdolah “Il viaggio delle bottiglie vuote” edito da Iperborea: “Nonostante Abdolah sia iraniano di origine è considerato uno dei maggiori scrittori olandesi. In questo libro racconta di un profugo, Bolfazl, che dall’Iran arriva in Olanda e scopre che le sue quotidiane difficoltà di inserimento, di lotta contro l’indifferenza, sono condivise con il vicino René, omosessuale. Nasce così un’amicizia, che diventa punto di partenza per superare la solitudine”.Restando in Olanda, la libreria Koob consiglia “Questi sono i nomi” di Tommy Wieringa, edito da Iperborea. Un libro che “parla di un tema attuale come sono le migrazioni, attraverso la storia errante di sette profughi senza nome che vagano nella steppa sconfinata dell’Asia centrale”.
Dai villaggi alle metropoli
Storie di donne
Sostenere le librerie indipendenti
Molti dei librari sentiti lavorano o sono titolari di librerie che fanno parte della Rete Librerie di Roma che unisce 40 librerie indipendenti di Roma. Spazi che oltre a voler essere dei veri e proprio presidi culturali che lavorano sul territorio, hanno deciso di unirsi e fare gioco di squadra: “Abbiamo deciso di metterci insieme, di fare rete, di unirci per perseguire un obiettivo: rilanciare il ruolo delle librerie indipendenti, rilanciare il ruolo dei librai, ma soprattutto, rilanciare il ruolo della cultura come forza motrice di accoglienza e inclusione“.
Elisabetta Rossi(03 luglio 2019)
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