La conoscenza abbatte i pregiudizi e apre al futuro

Fare scuola studiando le migrazioni: i risultati del lavoro svolto al liceo Albertelli

Una scuola che esercita la sua funzione formativa diventa un faro che orienta al futuro. Questo è ciò che ha dimostrato l’evento “Le migrazioni ieri e oggi” – tenutosi il 3 ottobre all’interno del Liceo Classico Pilo Albertelli, la mattina, e a Palazzo Merulana il pomeriggio – in cui sono stati presentati i risultati di due progetti Mare nostrum e Occhio invisibile (2017-2019).

la classe IV E - progetto alfabeto piuculture
la classe IV E – progetto alfabeto piuculture

L’efficacia del lavoro svolto nei commenti dei ragazzi

“Studiando la storia antica ho capito che le migrazioni sono un fenomeno che accompagna l’umanità, quindi non ha senso avere paura di chi arriva nel nostro Paese o rifiutarlo”. “Grazie al lavoro fatto a scuola ho capito che quando si conoscono le persone immigrate i pregiudizi cadono e infatti molti compagni hanno cambiato l’opinione che avevano prima”. “Oltre allo studio della storia del Mediterraneo ho imparato anche cose nuove che penso mi saranno utili in futuro: fare giornalismo con i fumetti e realizzare interviste, che mi hanno insegnato l’ascolto attivo”. Queste alcune delle testimonianze raccolte fra i ragazzi della IV e II E che hanno lavorato ai due progetti.

Scuola luogo di formazione e polo culturale nel territorio

Dietro le loro parole c’è un percorso formativo complesso e impegnativo: studio e conoscenza, comprensione del presente, scoperta e apertura al mondo, acquisizione di competenze, lavoro in gruppo. Cosa chiedere di più alla scuola? Ne è consapevole la professoressa Michela Nocita, referente dei progetti, che nel suo lavoro unisce professionalità, dedizione e passione ideale: “La convinzione che la dimensione diacronica dei fenomeni sociali costituisca una chiave importante per la formazione dei ragazzi è alla base della mia didattica; e per me personalmente è anche un modo per non farmi sovrastare dalle emozioni forti che spesso accompagnano il mio lavoro”.E ne sono convinti evidentemente anche gli alunni che nel pomeriggio a Palazzo Merulana hanno tributato alla loro prof una lunga ovazione.

La dirigente Antonietta Corea e la prof.ssa Michela Nocita
La dirigente Antonietta Corea e la prof.ssa Michela Nocita

Memoria storica, comprensione del presente e futuro sono le tre dimensioni che questo liceo tiene ben unite candidandosi a diventare oltre che luogo di formazione anche polo culturale per il quartiere multietnico Esquilino. Simboli di questa vocazione sono le due targhe: a Pilo Albertelli e ai Caduti del Mediterraneo, posta quest’ultima nell’Aula delle Migrazioni, inaugurata nella mattinata dell’iniziativa del 3 ottobre, alla presenza del ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti e della Presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi. Sullo scopo con cui è stata creata quest’Aula la dirigente Antonietta Corea dice: “Da tempo pensavo che non bastasse ricordare i morti nel Mediterraneo con qualche minuto di silenzio; bisognava farne un momento della memoria collettiva. Da qui l’idea della targa Ai Caduti del Mediterraneo. Così il liceo avrà due giornate della memoria: il 27 gennaio, per ricordare le vittime del nazifascismo, e il 3 ottobre, per ricordare quelle del Mediterraneo”.

 La sinergia di soggetti esterni al servizio della didattica

La tavola rotonda a Palazzo Merulana
La tavola rotonda a Palazzo Merulana

Alla tavola rotonda del pomeriggio hanno partecipato i diversi soggetti esterni che hanno contribuito alla realizzazione dei vari laboratori dei due progetti: Nicoletta del Pesco – direttrice Piuculture, per il laboratorio di giornalismo sociale “Il silenzio che offende. L’alfabeto delle parole che ci mancano”; Ilaria Saponari – Cies per il Laboratorio teatrale Matemù, che ha sceneggiato la graphic novel “Un mare di speranza” scritta dai ragazzi l’anno precedente; Marco StefanelliGuide Invisibili-Laboratorio 53, per le visite degli studenti al quartiere di Piazza Vittorio, guidati da migranti; Giordano CossuHirya Lab, per la produzione del videodoc (regia Harvinder Singh) che racconta il lavoro svolto, illustrato dal prof. Saverio Paoletta, aiutoregista e riprese.

I progetti e i prodotti realizzati dai ragazzi

  • Mare Nostrum e Buonsenso della casa editrice Laterza (2017-18): letture di testi, docufilm, articoli e siti web; incontri con il regista Andrea Segre e lo scrittore Erri De Luca; raccolta e analisi di dati dal portale “Open Migration”; studi e letture sul genocidio del Ruanda; realizzazione della Graphic novel “Un mare di speranza”; due corti dei ragazzi del Laboratorio teatrale liceale di Vincenzo Diglio.
  • Occhio invisibile (2018-19): Collaborazione con il laboratorio teatrale Matemù per la sceneggiatura della graphic novel; Visita guidata nel quartiere Esquilino con le “Guide Invisibili – Lab. 53”; Laboratorio di giornalismo sociale con Piuculture: interviste su parole dell’Alfabeto; videodoc “Occhio invisibile“.

Luciana Scarcia(8 ottobre 2019)

LEGGI ANCHENasce l’Alfabeto: al Pilo Albertelli redazione tra i banchi di scuolaL’Alfabeto delle parole che ci mancano: “L” di LimiteL’utopia concreta dell’immigrazione a scuola