Elena racconta come è nato Cucimondo
Elena racconta la nascita del progetto”Eravamo un gruppo di amici insieme a un ragazzo senegalese, stavamo cenando, gustavamo le cose che ci aveva cucinato. Erano piatti buonissimi. Il nostro nuovo amico era a Roma da 5 anni ma non aveva conosciuto ancora nessun italiano, noi eravamo i primi”.Uno di noi gli ha chiesto “Mi insegni a fare questo piatto?” Quella serata è stata l’occasione per riflettere che a Roma ci sono persone provenienti da tutti e cinque i continenti del mondo, ma non ci conosciamo e non sappiamo i valori fondamentali di ognuno. Da lì è partita l’idea di un corso di cucina.Nella sede di una ONG, nel 2007, abbiamo tenuto dei corsi di cucina internazionale e tra una ricetta e l’altra, la persona ospite, raccontava il proprio paese e perchè era in Italia.Nel 2009 ci siamo costituiti come associazione ed abbiamo allargato le nostre attività: serate di cultura; laboratori per bambini e serate di lettura in cui i migranti ci consigliavano libri oppure film.Abbiamo organizzato anche pranzi in famiglia, per gruppi più ristretti, perché quando le famiglie accettano di accogliere in casa ci si sente in contatto più stretto. L’obbiettivo di Cucimondo è l’intercultura quindi creare occasioni di relazione tra persone provenienti da paesi diversi. Noi speriamo sempre che alla fine di queste serate il pubblico entri in relazione con l’ospite della serata, ma non è sempre facile. Per questo organizziamo i pranzi in famiglia e serate nei ristoranti in cui le persone possano conoscere il proprietario ed entrare in relazione con lui.”.Durante la serata è stata raccontata la storia dell’Uzbekistan, del suo passato sotto la dittatura sovietica e di alcuni cibi. Questo stato sorge in un crocevia fondamentale lungo la via della seta, per questo la popolazione è un agglomerato di moltissime etnie che convivono assieme.
Piatti tradizionali
Il piatto tradizionale è il PLOV chiamato anche palov o pilaff. È composto da riso con carne fritta, cipolle, carote, uva passa, mele cotogne e piselli. Ogni regione ha la sua ricetta ma ogni famiglia la cucina a modo suo. Un vanto nazionale è che durante le feste si cucinano 100 kg di pilaf per più di 1000 persone, una tradizione che dura da secoli. Non da meno sono lo stufato di agnello, i Samsa: fagottini di pasta sfoglia ripieni di carne o, nel caso della versione vegetariana, di zucca o anche i formaggi, spesso poco stagionati, come per esempio il suzma.
Marco Gennari(4 dicembre 2019)
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