Uniti contro lo sfruttamento del lavoro agricolo: le iniziative

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Sottopagati, vessati e costretti a dormire in capanne o in rifugi improvvisati, spesso “invisibili” ai nostri occhi eppure necessari al sistema, sono i migranti le principali vittime dello sfruttamento del lavoro agricolo. Diversi i progetti messi in atto da organizzazioni e sindacati e diffusi sull’intero territorio nazionale, dal Piemonte alla Sicilia, tutti con obiettivi comuni: sconfiggere agromafie e caporalato, difendere i braccianti dallo sfruttamento e fornire un aiuto concreto ai lavoratori migranti.

P.A.R.Agri – Percorso di accompagnamento e regolarizzazione in agricoltura

Confagricoltura è particolarmente sensibile ai temi del lavoro, anche in ragione del fatto che, a livello nazionale, è l’organizzazione che rappresenta il maggior numero di giornate lavorative impiegate in agricoltura – afferma Ercole Zuccaro, Direttore Confagricoltura Piemonte –. Il nostro codice etico prevede la condanna di ogni discriminazione e di ogni sfruttamento lavorativo”.

A livello piemontese – aggiunge Zuccaro – collaboriamo alla realizzazione del progetto P.A.R.Agri – Percorso di accompagnamento e regolarizzazione in agricoltura, che ha l’obiettivo di sostenere l’uscita dei migranti dall’agricoltura povera, intensiva e stagionale, fortemente problematica in termini di diritti, a partire da quelli fondamentali di garanzia nel lavoro. Il progetto vuole migliorare le loro condizioni salariali, di sicurezza e di salute e vuole favorire lo sviluppo di circoli virtuosi di integrazione dei migranti attivi in agricoltura nelle realtà connesse con la cultura agricola mediterranea più avanzata”.

Progetto Di.Agr.A.M.M.I.

Il progetto Di.Agr.A.M.M.I. (Diritti in Agricoltura attraverso Approcci Multistakeholder e Multidisciplinari per l’Integrazione e il Lavoro giusto), organizzato da Nova Consorzio Nazionale e FLAI CGIL, prevede interventi in 8 regioni del Centro-Nord: Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Umbria, Marche e Toscana.

Fra gli interventi proposti vi sono la ricerca sul fenomeno dello sfruttamento e del caporalato in agricoltura e la formazione di reti interistituzionali, l’attività sul campo di emersione del lavoro irregolare e il sindacato di strada, che prevede una presa in carico effettiva dei lavoratori migranti, specifica la FLAI CGIL. Vi sono poi le azioni, regionali e provinciali, di supporto ai piani di autonomia dei migranti, i quali si concentrano principalmente sull’autonomia abitativa, il modello di trasporti e, ovviamente, il lavoro regolare. Alcune delle attività svolte:

  • Formazione linguistica con certificazione, utile per il permesso di soggiorno;
  • Mediazione linguistico-culturale;
  • Laboratori per potenziamento e sviluppo competenze;
  • Percorsi di potenziamento delle conoscenze civico-linguistiche;
  • Voucher di accesso all’abitare (contributo economico per caparre e prime mensilità);
  • Validazione titoli acquisiti nei paesi d’origine;
  • Accompagnamento all’adempimento delle pratiche amministrative per la ricerca attiva del lavoro;
  • Mappatura di aziende agricole con disponibilità di alloggio;
  • Orientamento al lavoro;
  • Laboratori per accrescere l’occupabilità e per l’imprenditoria agricola;
  • Adesione delle aziende alla Rete del lavoro agricolo di qualità.

Il progetto Di.Agr.A.M.M.I. al Centro-Nord è già attivo e nei prossimi mesi partirà un progetto gemello anche al Sud.

Rural Social Act

Rural Social Act, a cui partecipiamo sia come Cia che con la nostra Ong ASeS – spiega Saviana Sileo di Cia – è un’iniziativa, presente su tutto il territorio italiano, che intende promuovere il ruolo dell’agricoltura sociale come modello di sviluppo territoriale sostenibile, inclusivo e di qualità, capace di contrastare il fenomeno del caporalato e di costituire un argine alle agromafie. Si vogliono così rafforzare modelli di agricoltura in grado di unire sostenibilità economica e legalità, sviluppo di filiere etiche e nuove, innovative forme di distribuzione. L’obiettivo generale, pertanto, è promuovere azioni integrate tra mondo agricolo e servizi sociosanitari, della formazione e dell’accoglienza dei migranti. Si vogliono sviluppare collaborazioni stabili tra i diversi attori che concorrono ai processi di inclusione lavorativa dei migranti nel settore agricolo, riducendo così la frammentazione delle politiche”.

Fi.Le: Filieralegale

“L’altra iniziativa che vede coinvolta Cia è FI.LE. – Filiera Legale, attiva nella provincia di Foggia, una delle zone dove il caporalato è più diffuso – aggiunge Sileo –. Filiera Legale è un progetto mirato alla tutela del sistema produttivo e alla lotta alla corruzione e all’infiltrazione criminale nell’ambito agroalimentare attraverso la creazione di in sistema informativo, con la duplice funzione di gestione dinamica e legale dell’offerta di lavoro e di analisi del territorio. Il progetto prevede un’applicazione sperimentale iniziale nell’ambito territoriale della provincia di Foggia e nella filiera agroalimentare del pomodoro da industria. Il sistema informativo consentirà la gestione telematica dell’offerta di lavoro e dei relativi servizi di trasporto nella filiera del pomodoro da industria. Il progetto inoltre svilupperà un sistema innovativo di indagine e di intelligence volto a supportare le autorità grazie a indicatori statistici che, opportunamente sovrapposti, rilevino le situazioni a rischio di caporalato in una determinata filiera del sistema agroalimentare”.

Terragiusta

Terragiusta – Contrasto allo sfruttamento in agricoltura e sviluppo dei territori, è un progetto che mira a fornire supporto sanitario e socio-legale ai lavoratori migranti stagionali in alcune delle aree più critiche del Mezzogiorno d’Italia, come la Piana di Gioia Tauro. Il progetto è realizzato da Medu, in collaborazione con l’ONLUS A Buon Diritto. Attraverso una unità mobile, un camper attrezzato ad ambulatorio con farmaci e strumentazione di base, si fornisce prima assistenza sanitaria e orientamento socio-legale ai braccianti stranieri in agricoltura direttamente sul campo. Nella stagione 2016-2017 e 2017-2018, il team di MEDU ha prestato assistenza a 1.388 migranti provenienti per la gran parte dall’Africa subsahariana occidentale, realizzando 1.926 consulti medici. Il progetto mira ad adottare una strategia di intervento integrata: insieme all’erogazione di servizi di assistenza sanitaria e legale prevede anche la sperimentazione di percorsi di inclusione abitativa e lavorativa.

Contro lo sfruttamento: vademecum legale

Contro lo sfruttamento, realizzato dall’associazione Progetto Diritti nell’ambito del progetto Open Fields, è un vademecum legale disponibile in italiano, francese, inglese, rumeno e arabo, attraverso il quale si vuole fornire assistenza ai lavoratori del settore agricolo.

Il vademecum Contro lo sfruttamento è immaginato per contrastare il fenomeno dello sfruttamento del lavoro nel Sud Italia, ma può essere utilizzato da ogni lavoratore agricolo del paese. Il vademecum contiene informazioni utili a contrastare il fenomeno del caporalato ed è così diviso:

  1. Esempi di sfruttamento;
  2. Esempi di stato di bisogno;
  3. Permesso di soggiorno e denuncia di sfruttamento;
  4. Il permesso per protezione speciale.

Nel documento si illustrano esempi concreti di sfruttamento lavorativo e le procedure utili a ottenere il permesso di soggiorno per grave sfruttamento lavorativo e il permesso per protezione speciale. Contro lo sfruttamento sarà distribuito direttamente ai lavoratori agricoli in Sicilia, Calabria e Puglia.

L’associazione Progetto Diritti è da oltre vent’anni impegnata a sostegno dei diritti degli individui e delle formazioni sociali, con particolare riferimento ai cittadini stranieri, ai minori, alle donne, ai detenuti e a tutti quei soggetti particolarmente vulnerabili colpiti da discriminazioni ed emarginazioni di tipo sociale ed economico. Progetto Diritti, inoltre, promuove la cultura della solidarietà e della cooperazione tra l’Italia e i Paesi svantaggiati e in via di sviluppo, assistendo ogni anno presso i suoi sportelli di consulenza legale di Roma, Ostia, Terracina, Catania, Licata e Dakar centinaia di persone bisognose.

Scarica Contro lo sfruttamento

Vincenzo Lombardo
(17 febbraio 2021)

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