
Blue Card aggiornata al 2021: il 17 maggio il Parlamento Europeo e la Commissione europea hanno trovato un accordo per l’aggiornamento delle regole di erogazione della Blue Card, il lasciapassare europeo per i lavoratori immigrati che intendono svolgere mansioni altamente qualificate all’interno dell’Unione Europea. Lo strumento, già attivo dal 2009, viene sottoposto in questo modo ad una sostanziale revisione per garantire maggiore flessibilità e la possibilità di muoversi più liberamente all’interno dei paesi UE ai talenti provenienti da tutto il mondo.
Le proposte di modifica della Blue Card
Le proposte di modifica vertono sostanzialmente su alcuni punti:
- i beneficiari altamente qualificati di protezione internazionale potranno richiedere una nuova Blue Card UE;
- facilitazione del ricongiungimento familiare, per cui i titolari di Blue Card UE e i loro familiari potranno trasferirsi in un secondo Stato membro sulla base di regole di mobilità semplificate dopo 12 mesi di occupazione nel primo Stato membro;
- riduzione della soglia salariale per poter accedere alla blue card da 1 a 1,6 volte lo stipendio medio annuo lordo, per garantire maggiore accessibilità;
- riduzione della durata minima del contratto di lavoro a 6 mesi, per favorire i lavoratori di medio periodo;
- facilitato il riconoscimento delle competenze professionali per le professioni nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
- possibilità, in alcuni settori specifici, di presentare la domanda anche da parte di candidati con esperienza professionale equivalente a un titolo di istruzione superiore;
- maggiore flessibilità per cambiare posizione o datore di lavoro durante i primi 12 mesi, senza obbligo di notifica del cambiamento di datore di lavoro.
L’UE come polo di attrazione di talenti
Il progetto di riforma della Blue Card UE si inserisce all’interno del nuovo Patto sulle Migrazioni e l’Asilo presentato a settembre mirante a unificare la gestione dell’immigrazione nei vari paesi UE. Si accompagna all’intento da parte dell’Unione Europea di stabilire accordi di partenariato con i vari paesi extra-UE nell’ottica di attirare talenti e lavoratori qualificati, offrendo percorsi formativi e di accesso al mercato del lavoro.
L’accordo del 17 maggio 2021 segna una prima tappa nel percorso di riforma della Blue Card: per garantirne la piena attuazione dovrà essere adottata una direttiva europea, da recepire poi entro 2 anni all’interno della legislazione dei singoli paesi membri.
Silvia Proietti
(26 maggio 2021)
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