DISCOL: il seminario di Scuolemigranti sui respingimenti

A scuola anch’io – servizio DISCOL in aiuto dei genitori stranieri per l’iscrizione è un seminario organizzato da Rete Scuolemigranti che si svolgerà sabato 19 febbraio dalle ore 10 alle ore 12 trasmesso online sulla piattaforma Meet.
L’evento, aperto a scuole, associazioni e istituzioni del Municipio V, territorio nel quale si addensano molti casi di respingimenti, è un momento di riflessione sui risultati ottenuti in questi primi mesi da DISCOL, il servizio messo in campo dalla Rete Scuolemigranti per l’emersione e la segnalazione di casi di respingimento scolastico di alunni stranieri.

DISCOL
DISCOL è lo strumento messo in campo a partire da luglio 2021 dalla Rete Scuolemigranti per segnalare e risolvere casi di respingimenti di alunni stranieri dalle scuole del Lazio. Foto Pixabay

DISCOL e USR Lazio contro i respingimenti scolastici

Il servizio DISCOL, attivo da luglio 2021, ha raccolto 50 segnalazioni e risolto 46 casi di respingimenti scolastici di alunni stranieri. “Si tratta di un lavoro incentrato per lo più sul passaparola, da genitori stranieri a persone che conoscono la Rete o a volontari di altre associazioni che poi arrivano a noi”, spiega Cinzia Venturini di DISCOL “Noi lavoriamo nella consapevolezza di poter agire, almeno in questa prima fase, solo su una minima parte dei casi, molti dei quali rimangono sommersi. Per questo ci stiamo adoperando in un’azione di sensibilizzazione delle istituzioni affinché si diffonda un protocollo comune sull’accoglienza, che vada a combattere la discrezionalità delle scuole e delle segreterie nell’accettazione o nel respingimento delle richieste di iscrizione.

In questo l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio sta operando già da tempo con circolari che ribadiscono e richiamano la normativa vigente sull’accoglienza degli alunni stranieri nelle scuole italiane, nella quale tra le altre cose si specifica che le iscrizioni possono avvenire anche in corso d’anno e i documenti richiesti per procedere con l’iscrizione. Non trova, per esempio, alcun appiglio normativo la pratica di molte segreterie didattiche che richiedono contestualmente alla presentazione della domanda di iscrizione possesso di codice fiscale, conoscenza della lingua italiana, pagelle scolastiche e certificati vaccinali”.


Leggi l’articolo di Piuculture sul lancio del servizio DISCOL


Criticità raccolte dal report DISCOL

Per poter far emergere il fenomeno dei respingimenti scolastici in tutta la sua ampiezza e urgenza si è reso necessario procedere ad una raccolta dati che permettesse di quantificare ed analizzare il fenomeno.

“Per prima cosa abbiamo pensato di raccogliere le informazioni base su un foglio excel: nazionalità (importante perché riflette le comunità presenti sul territorio), sesso (emerge una componente prevalentemente maschile), Municipio di appartenenza (dove vengono concentrate le maggiori richieste sul territorio di Roma), data di arrivo in italia. Queste informazioni sono servite poi per redigere un primo report da cui si possono ricavare significative linee di tendenza, anche se si tratta appunto di un lavoro ancora iniziale che necessita di uno studio sociologico più approfondito.”


Leggi il report DISCOL gennaio 2022


Dal report emergono in particolare alcune criticità:

  • Difficoltà nel risolvere casi di respingimenti nella scuola dell’infanzia e per i ragazzi e le ragazze di età superiore ai 16 anni, non coperti dall’obbligo scolastico. Nel primo caso, inoltre, essendo le scuole dell’infanzia gestite a livello municipale viene richiesto il requisito della residenza.
  • Scarsa informazione presso le famiglie, spesso totalmente ignare della normativa scolastica, che non si avvalgono della possibilità delle iscrizioni ad anno scolastico già avviato o tentano di iscrivere i figli nelle classi inferiori.
  • Attivazione residuale dei corsi di italiano L2 per gli alunni stranieri nelle scuole del territorio, spesso affidati all’azione del volontariato, che ostacolano la possibilità di acquisire nel breve tempo la conoscenza dell’italiano come lingua per lo studio.

Come risolverle?

Scuole, istituzioni, associazioni del terzo settore, comunità straniere e famiglie: per risolvere il problema dei respingimenti bisogna coinvolgere e far agire tutti questi attori, nessuno escluso. “Se per quanto riguarda il mondo della scuola e gli attori istituzionali bisogna richiamare al rispetto delle normative già esistenti, nel caso delle comunità e delle famiglie il lavoro da fare è più capillare e ci richiama più da vicino. Ciò che possiamo fare noi come terzo settore è, tutto sommato, un lavoro di comunicazione che possa rendere sempre più residuale il lavoro di assistenza. Dobbiamo coinvolgere per esempio l’ufficio immigrazione e le diverse comunità presenti sul territorio per far conoscere la normativa scolastica italiana ed evitare così a monte le cause del fenomeno.

Sono anni che mi occupo di volontariato nelle scuole e ho potuto verificare la varietà delle situazioni, in cui scuole molto accoglienti convivono accanto a situazioni estremamente critiche. Finire in una scuola piuttosto che in un’altra può fare la differenza in modo determinante sul futuro di molti ragazzi. Sto seguendo ora un alunno di origine albanese iscritto in prima media in una scuola al centro di Roma. Mi ha raccontato poco tempo fa che a scuola in Albania amava studiare la storia, che era una vera e propria passione ora accantonata. Chiesto il motivo di questa disaffezione mi ha risposto: ‘Ora non mi piace più perché nella nuova scuola in Italia non capisco più niente’”.

Silvia Proietti
(16 febbraio 2022)

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