Rapporto ONU sulla Libia: omicidi, stupri e abusi

È stato reso noto dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite il Rapporto della Missione conoscitiva indipendente sulla Libia. Istituita nel 2020 ai sensi della risoluzione 43/39, la Missione conoscitiva è incaricata di documentare presunte violazioni e abusi commesse in Libia dal 2016.

Secondo quanto riportato nel documento, la Missione ha raccolto una quantità significativa di prove, comprese oltre 80 interviste a migranti di diversa estrazione e circostanze, che dimostrano come i migranti in Libia siano regolarmente soggetti a gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani. I migranti sono infatti “soggetti a una detenzione arbitraria diffusa e sistematica. Atti di omicidio, sparizione forzata, tortura, riduzione in schiavitù, violenza sessuale, stupro e altri atti disumani vengono commessi in connessione con la loro detenzione”.

In particolare “molte delle donne migranti intervistate dalla Missione hanno confermato di essere state violentate, comprese alcune ragazze minorenni, di aver assistito allo stupro di qualcun’altra o di aver visto altre detenute tornare nelle loro celle in lacrime dopo essere state portate via dalle loro guardie o rapitori”.

Purtroppo, per il momento l’elenco dei presunti autori di queste atrocità rimane riservato.

Il rapporto completo, in inglese e arabo, è disponibile al seguente link.

Vincenzo Lombardo
(6 Luglio 2022)

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