Serve una scuola bilingue per i rifugiati ucraini in Italia

Allo scoppio della guerra la scuola ucraina Prestigio si è subito messa in moto per farsi carico delle necessità socio-educative dei tanti bambini e ragazzi ucraini che hanno dovuto abbandonare il proprio paese, organizzando una serie di scuole per accogliere e permettere di terminare l’anno scolastico a chi ha scelto l’Italia come rifugio. A quasi un anno di distanza appare sempre più evidente come la scuola rivesta un ruolo di particolare importanza, non unicamente in ottica di formazione, ma anche per l’integrazione ed il sostegno emotivo dei giovani rifugiati.

Scuola, Integrazione e Supporto Psicologico

Una delle criticità maggiori che si sta presentando è il limbo psicologico nel quale molti ucraini si trovano, non sapendo quanto questa guerra durerà ancora. Questa condizione impedisce di fare scelte a lungo termine e le risposte unicamente emergenziali non riescono a risolvere alcune problematiche della comunità.

“Purtroppo solo una parte partecipa alle nostre lezioni del sabato perché molti si aspettano di trovare un vero e proprio istituto ucraino aperto tutti i giorni, e noi al momento non abbiamo i finanziamenti per sostenerlo. Allo stesso modo l’iscrizione nelle scuole italiane -a cui abbiamo lavorato con INTERSOS con un certo successo- è parziale. Tanti, soprattutto tra gli adolescenti, nella speranza di poter rientrare presto nel proprio paese preferiscono continuare a frequentare a distanza la propria scuola in Ucraina, completando così i propri studi, piuttosto che dover imparare tutte le materie in una nuova lingua” spiega Tetyana Tarasenko, presidente dell’associazione scuola ucraina Prestigio.

Oltre che per motivi pratici, l’aspetto psicologico è fondamentale: frequentare la propria scuola in Ucraina, seppure online, è una via per restare in qualche modo ancorati alla propria terra. Purtroppo però più passa il tempo e più ci si rende conto quanto questa soluzione sia temporanea e che oltretutto porti con sé pesanti ricadute psicologiche. Spesso infatti gli studenti collegati con la propria scuola vedono interrotta la lezione perché la propria classe deve raggiungere il rifugio a causa di un allarme antiaereo o perde la connessione a causa dei bombardamenti. Il rischio è che così molti giovani ucraini perderanno un ulteriore anno d’istruzione.”

Tetyana Tarasenko

Una scuola ucraina bilingue. La proposta

“L’inserimento nelle scuole italiane non è una soluzione per tutti, mentre chi segue online quella ucraina riceve un’istruzione limitata, oltre ad essere esposto ad ulteriori traumi portati dalla guerra. La soluzione migliore è la creazione di una vera e propria scuola ucraina bilingue, come ne sono state aperte in altri paesi europei, dove tutti i giorni insegnanti ucraini portano avanti il nostro programma oltre ad offrire corsi di lingua italiana. Questo dovrebbe essere un primo anno di integrazione: rimani inserito nel tuo percorso scolastico ed hai degli amici che capiscono le tue battute e nel frattempo inizi ad inserirti nel paese che ti ha accolto” propone Tetyana

Lyubov Partola, mediatrice linguista e culturale presso la scuola Prestigio

“I profughi che arrivano si dividono in due categorie principali: la prima è composta da chi vuole rimanere qui solo temporaneamente e ritornare per ricostruire il suo paese dopo la guerra; la seconda è fatta da chi ha perso tutto e deve iniziare daccapo una nuova vita in Italia. Per entrambe le categorie la Prestigio fornisce un importante luogo di normalizzazione e serenità perché mentre permette di rimanere allacciati al percorso formativo del proprio paese, fornisce anche gli elementi linguistici e culturali per poter inserirsi più agevolmente nel nuovo contesto italiano. Quello che ci serve è potenziare questo progetto e creare una scuola bilingue in città che sia aperta tutti i giorni.” conclude Lyubov Partiva, mediatrice culturale e linguistica della scuola.

Paolo Pirani

23/01/2023

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