Da un anno l’Italia a sostegno dell’Ucraina

L’Italia condanna l’aggressione ingiustificata della Russia contro l’Ucraina, che costituisce una chiara violazione del diritto internazionale e dei principi umanitari.

In coordinamento con i partner, l’Italia sostiene l’azione dell’UE al fine di isolare e ed esercitare pressioni sulla Russia nei vari gruppi e riunioni dell’OMC, nonché a prendere in considerazione azioni per sospendere concessioni o altri obblighi nei confronti della Federazione Russa, quale la sospensione dello status di nazione più favorita. Ecco quali sono state le misure a favore dell’Ucraina ad un anno dall’inizio del conflitto.

Gli aiuti dall’Italia

L’Italia contribuisce con circa 390 milioni di euro alle misure di assistenza a favore dell’Ucraina previste dall’European Peace Facility (Strumento Europeo per la Pace), per un totale di 3 miliardi di euro. L’Italia ha finora approvato cinque pacchetti di sostegno militare alla difesa dell’Ucraina, comprensivi di equipaggiamenti sia letali che non letali, basati sulle esigenze delle Forze Armate ucraine.

Importanti per il contrasto alla guerra russo-ucraina sono le sanzioni nei confronti della Russia e della Bielorussia quali:

  • Congelamento di beni appartenenti a oligarchi e individui affiliati al Cremlino per più di 2,3 miliardi di euro e più di 340 milioni di euro di fondi congelati. In Italia, il congelamento dei beni di individui, gruppi ed entità elencati viene effettuato dal Comitato di Sicurezza Finanziaria (CSF), un’organizzazione interministeriale e di autorità nazionale presieduta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Tesoro).
  • Esclusione delle 10 principali banche russe (Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Bank Rossiya, Sovcombank, VEB, VTB BANK, Sberbank, Credit Bank of Moscow e JSC Russian Agricultural Bank) dalla rete di comunicazione bancaria S.W.I.F.T.
  • La messa al bando delle transazioni della Banca Centrale Russa e il congelamento dei beni della Banca Centrale nella UE.
  • Sanzioni specifiche, controlli sulle esportazioni, messa al bando dei finanziamenti alle esportazioni, nonché divieti di viaggio nei confronti di 1236 persone (tra cui Putin e Lavrov) e 115 entità.
  • Divieto di esportazione di beni, prodotti tecnologici e armi di piccolo calibro, nonché di altri beni che rientrano nel regolamento anti-tortura.
  • Misure nel campo dei visti contro la Russia: sospensione totale della applicazione del Visa Facilitation Agreement tra l’UE e la Federazione Russa.
  • Lo spazio aereo italiano (e Ue)  è stato chiuso a tutti gli aerei posseduti, registrati o controllati dalla Russia. Divieto alle navi di registrazione russa di accedere ai porti dell’UE, comprese quelle che sono passate ad un’altra bandiera il 24.2.2022 o successivamente. Divieto di trasporto merci su gomma all’interno dell’Italia alle imprese di trasporto russe e bielorusse.
  • Russia Today (RT), Sputnik EU for Rossiya RTR / RTR Planeta, Rossiya 24 / Russia 24 e TV Centre International non possono trasmettere in Italia.
  • Divieto di partecipazione delle società russe agli appalti pubblici negli Stati membri e l’esclusione di qualsiasi sostegno finanziario agli enti pubblici russi, compresi i programmi dell’UE.
  • Divieto di qualsiasi transazione con persone giuridiche, entità o enti residenti al di fuori dell’Unione i cui diritti di proprietà siano posseduti direttamente o indirettamente per più del 50% da entità segnalate.
  • Divieto di fornire servizi di rating del credito a persone o entità russe.
  • Divieto di nuovi investimenti nel settore energetico russo.
  • Divieti di esportazione di prodotti tecnologici legati alla tecnologia come computer quantistici, semiconduttori avanzati, macchinari sensibili e attrezzature di trasporto, compreso il carburante degli aerei). Inoltre il divieto di importazione di prodotti come legno, cemento, fertilizzanti, frutti di mare e liquori.
  • Divieto di acquisto, importazione o trasferimento di petrolio greggio e determinati prodotti petroliferi dalla Russia nell’UE, con un periodo di eliminazione graduale fino a 8 mesi (da luglio 2022) e un’eccezione temporanea per alcuni Stati membri dell’UE che soffrono di una specifica dipendenza dalle forniture russe e non hanno alternative valide.
  • Adozione di un tetto massimo di prezzo per il trasporto marittimo di petrolio russo verso Paesi terzi e per i servizi correlati.
  • Finora sono state imposte sanzioni anche contro la Bielorussia, sia in settori specifici dell’economia bielorussa (come l’esclusione di 4 importanti banche bielorusse dalla rete di comunicazione bancaria SWIFT) sia contro individui mirati.
  • Dal 25 febbraio l’Italia ha adottato il più alto livello di sicurezza marittima 3 (MARSEC3) e quindi le navi battenti bandiera italiana sono state obbligate a passare, temporaneamente, al livello di sicurezza 3 quando si trovano nel Mar Nero:
  • Obbligo per le persone fisiche elencate di segnalare i propri beni alle autorità nazionali competenti (NCA) – il cosiddetto “reverse reporting” – e per le persone fisiche e giuridiche, le entità e gli organismi di fornire immediatamente qualsiasi informazione che possa facilitare il rispetto del regime sanzionatorio.
  • A partire dal 6 ottobre 2022, è stato introdotto un nuovo criterio di elencazione, che consentirà di sanzionare le persone che facilitano le violazioni del divieto di elusione delle sanzioni.

Le sanzioni alla Russia e Bielorussia sono ingenti, colpendo anche la nostra stessa economia. Lo vediamo tutti giorni, nel quotidiano, con il caro prezzi e bollette. Misure che, con l’invio di armi all’Ucraina sanciscono un vero e proprio sostegno all’Ucraina, nella speranza che la pace sia vicina. 

Giulia Fuselli
(04 marzo 2023)

 

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