No UE a 10 anni di residenza per avere reddito cittadinanza

Il reddito di cittadinanza in Italia non è in linea con il diritto dell’Unione Europea. In particolare la Commissione europea è contro il requisito della residenza di almeno 10 anni per l’accesso al salario minimo. Ciò va a discriminare le persone di cittadinanza europea non italiana e verso le persone che beneficiano di protezione internazionale.

Reddito di cittadinanza: il requisito della residenza

Possono richiedere il reddito di cittadinanza i cittadini stranieri:

con un permesso di soggiorno per protezione internazionale;
con permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, anche apolidi;
che hanno un familiare cittadino italiano o dell’Unione Europea, e sono per questo titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente.

I cittadini stranieri devono dimostrare di essere vissuti in Italia per almeno 10 anni, gli ultimi due continuativi (cioè non devono aver lasciato l’Italia negli ultimi 2 anni).

Obiezioni Ue ai 10 di residenza per ottenere il reddito di cittadinanza

La Commissione Ue segnala proprio come i requisiti di residenza entrano così in violazione del regolamento europeo numero 492/2011 e della direttiva 2004/38/CE, che prevedono come le prestazioni di sicurezza sociale come il reddito di cittadinanza:

“dovrebbero essere pienamente accessibili ai cittadini europei, che siano lavoratori subordinati o autonomi o che hanno perso il lavoro, indipendentemente da dove abbiano soggiornato in passato”;
i cittadini europei non impegnati in un’attività lavorativa purchè siano residenti in Italia almeno da tre mesi;
i beneficiari di protezione internazionali che invece non ne hanno accesso in violazione della direttiva europea 2011/95/UE.

Entro due mesi il Governo dovrà rispondere alle segnalazioni della Commissione. Se l’Italia non cambia questi aspetti dopo questo scadenza, verranno applicate delle sanzioni all’Italia.

Giulia Fuselli
(21 febbraio 2023)