Permesso di soggiorno per calamità

Ucraini, Turchi, Siriani, Pakistani, ovvero ogni comunità straniera, attualmente presente in Italia, ha la possibilità di richiedere un permesso di soggiorno per calamità qualora non sia possibile il rimpatrio nel proprio Paese d’origine in piena sicurezza.

Terremoto in Turchia e Siria del 2023 (Fonte: Pexels)

Cosa si intende per “calamità”

Con il termine “calamità” ci si riferisce ad eventi paricolarmente avversi che coinvolgono interi gruppi di individui, o che si verificano su estese aree di territorio.

Calamità sono considerate le guerre, le epidemie, i terremoti di alta magnitudo, gli eventi climatici estremi come alluvioni, uragani, siccità perdurante.

Stando al Decreto, possono, pertanto, beneficiare della protezione umanitaria non solo i profughi Ucraini, in conseguenza dell’invasione russa del 20 febbraio 2022, o i Turchi e i Siriani presenti in Italia al momento del verificarsi del recente evento sismico, ma anche altre comunità, non appartenenti all’UE, come la comunità pakistana, il cui Paese è stato, solo pochi mesi fa, colpito da un anomalo intensificarsi delle precipitazioni che ha provocato circa sette milioni di sfollati.

Artt. 20 e 20-bis del Testo Unico dell’immigrazione

Gli articoli 20 e 20-bis del Decreto Legge 130 emanato il 21 ottobre 2020, ad integrazione del precedente DLgs. 286/98, vanno ad ampliare il cosiddetto Testo Unico dell’immigrazione. Nello specifico, il loro contenuto stabilisce “misure di protezione temporanea da adottarsi (…) per rilevanti esigenze umanitarie in occasione di (…) eventi di particolare gravità“.

Finalità del Decreto è il rilascio, da parte del questore, di un permesso di soggiorno specifico per questa situazione allo straniero già presente in Italia.

Permesso di soggiorno per calamità: chi ne può beneficiare

In Italia può beneficiare del permesso di soggiorno per calamità ogni straniero, non necessariamente già in possesso di una tipologia di permesso, il cui Paese d’origine sia stato colpito da un evento gravemente funesto. Tale permesso è concesso anche ai procedimenti pendenti alla data di entrata in vigore del DLgs., il 21 ottobre 2020, avanti alle commissioni territoriali, al questore e alle sezioni specializzate dei tribunali.

Permesso di soggiorno per calamità: durata e rinnovo

Il permesso di soggiorno per calamità ha una durata di sei mesi, suscettibile di rinnovo con il persistere delle condizioni di calamità, ovvero “in ogni ipotesi in cui il contesto socio-ambientale sia talmente degradato da esporre l’individuo al rischio di veder (…) i suoi diritti fondamentali alla vita, alla libertà e all’autodeterminazione ridotti al di sotto della soglia del loro nucleo essenziale” specifica l’ordinanza della Cassazione n. 5022/2021.

Terremoto in Turchia e Siria del 2023 (Fonte: Pexels)

Dove si può richiedere un permesso di soggiorno per calamità?

Il permesso di soggiorno per calamità si può richiedere all’Ufficio Immigrazione della Questura. Per Roma, va richiesto all’ufficio in Via Teofilo Patini, 23. Per il resto d’Italia è possibile trovare la questura della propria città sul motore di ricerca dedicato, nel sito della Polizia di Stato.

Il questore, una volta acquisita la domanda, può farsi parte attiva nella richiesta di informazioni presso le competenti autorità diplomatiche consolari, allo scopo di accertare la sussistenza dello stato di calamità nell’area geografica da cui lo straniero proviene. L’indagine non è tuttavia obbligatoria, e le questure possono procedere anche autonomamente sulla base della propria discrezionalità.

Permesso di soggiorno per calamità: condizioni per il rilascio

Il permesso di soggiorno per calamità può essere concesso anche nel caso in cui l’evento catastrofico abbia creato una condizione di permanente, e non necessariamente transitoria, emergenza nel territorio dove si sia verificato. Anche perché, sovente, le “code” ad una calamità sono difficili da prevedere, e possono estendersi anche per mesi, continuando ad arrecare danni alle aree già colpite.

Permesso di soggiorno per calamità: tempi per il rilascio

Il rilascio del permesso di soggiorno per calamità dovrebbe avvenire entro sessanta giorni dalla domanda, recita il Testo Unico.

Una volta ottenuto il permesso, sarà possibile svolgere attività lavorativa all’interno dei confini nazionali, pur non legittimandone la conversione in un permesso di soggiorno per motivi di lavoro.

 

Fabrizio Santomauro
(21 febbraio 2023)

 

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