Satareh ‘Melograni e Carciofi’: viaggio di sapori tra Iran e Italia

‘Melograni e Carciofi’ è il nuovo libro di Saghar Satareh, scrittrice, blogger e fotografa, presentato nella libreria Panisperna a Roma il 5 ottobre. Un viaggio tra sapori, momenti vissuti dall’autrice, racconti di una vita a cavallo tra l’Italia e l’Iran.

Di origine iraniana, Satareh è da più di 20 anni in Italia e con questo scritto vuole sottolineare gli incredibili parallelismi tra i piatti dei due paesi. Con ‘Melograni e Carciofi’ è riuscita a rispondere al quesito che si poneva da anni: “A quale cultura appartengo?” In questo viaggio culinario e – in un certo senso – introspettivo, l’autrice è riuscita a rispondersi. Saghar è vicina ad entrambe. Di fatto, l’una senza l’altra non potrebbero esistere.

Come è nata l’idea di scrivere “Melograni e carciofi?”

“Avevo il desiderio di scrivere un libro da quando ho aperto il mio blog nel 2014, ma il percorso all’Accademia delle belle arti mi occupava troppo tempo. Così ho cominciato a scrivere nel 2017. Volevo evitare di cadere nel banale scrivendo ricette persiane e mi sono chiesta più volte cosa volessi raccontare con il mio libro” spiega Satareh.

L’autrice racconta i primi anni dopo il suo arrivo: “in Italia vivevo con mio padre e non avevo mai fatto la spesa. Ricordo che non mi ero mai neanche posta il problema di farla. In Italia, mi sono resa conto di come fosse per me un momento di libertà totale. In questo Paese ho visto la facilità di arrivare alla fonte del prodotto che si sceglie. Un esempio sono i miei ex coinquilini: tutti avevano una famiglia che faceva l’orto a casa o l’olio prodotto a km 0. Da lì mi sono chiesta: ‘Noi in Iran come facevamo?’. Mi sono incuriosita e ho cercato risposte”..

Con ‘Melograni e Carciofi’Satareh ha voluto rompere le barriere e riprendere la sua identità da immigrata composta due parti: Iran e Italia. Questo tema di dualità verrà ripreso più volte nel suo libro, partendo dal titolo: il melograno nasce in Iran ed è simbolo del Paese, mentre il carciofo rappresenta Roma.

Il significato dietro ‘Melograni e Carciofi”

Il libro è molto di più rispetto ad un manuale di cucina. Ogni ricetta risponde ad una specifica funzione. “Ho usato i piatti iraniani e italiani per enfatizzare le similitudini tra i popoli del Mediterraneo. Un piatto iraniano assomiglia, sebbene in parte, ad un piatto turco. Quest’ultimo a sua volta avrà delle somiglianze con uno libanese, poi con uno greco, fino ad arrivare ad un piatto italiano. Il libro si concentra sul viaggio degli ingredienti e delle persone per provare che i confini in realtà, non esistono” spiega Satareh.

‘Melograni e Carciofi’ presenta anche luci ed ombre di entrambi i paesi. “Ho scelto di dare un’immagine dell’Italia che non sia quello de ‘la dolce vita’. Stessa cosa per l’Iran. È stato difficile non avere un approccio nostalgico ma ho voluto mettere i due luoghi anche visivamente uno accanto all’altro, sullo stesso piano”.

‘Melograni e Carciofi’: alcune ricette del libro

In Iran c’è un piatto che si chiama ‘macaroni’. Questa ricetta è una rivisitazione degli spaghetti italiani “Si tratta di una sorta di spaghettoni con sugo di carne, curcuma e zafferano. Molto spesso” spiega l’autrice “il libro segue un percorso inverso “Ho voluto descrivere il Panshir con latte e zafferano. Mi chiedevo a cosa lo potessi collegare rispetto alla storia dell’Iran e mi sono risposta: la strada dello street food di Teheran che è anche il cuore della rivoluzione. È stato come cucire un vestito partendo da un bottone. Voglio parlare di certi argomenti e credo che il cibo sia il miglior modo per comunicare. Nel paese da dove provengo, il mio bisogno di parlare non viene sentito. Qui non posso non farlo” ha concluso l’autrice.

Giulia Fuselli
(11 ottobre 2023)

Leggi anche:
“Donna, Vita, Libertà” in piazza contro il regime iraniano;
Una rete di solidarietà per la libertà in Iran;
Solidarietà al popolo iraniano: atti concreti per non restare in silenzio.