Giornata della memoria, film da vedere per non dimenticare

Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria, in questa giornata nel 1945 l’Armata Rossa che attraversava la Polonia per raggiungere Berlino scoprì nella cittadina di Auschwitz il campo di sterminio che rivelò al mondo gli orrori del genocidio di ebrei, rom e sinti.
Nel Giorno della Memoria si ricordano anche i “Giusti tra le Nazioni”, cioè coloro i quali, non essendo ebrei, hanno messo a rischio la propria vita per salvare gli ebrei dalla Shoah.
Nel luglio 2000 il Parlamento italiano istituì la giornata della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
La data del 27 gennaio è diventata un’occasione per non dimenticare e lo si può fare anche attraverso la visione di molti film di qualità, realizzati sull’argomento, che sono entrati nella memoria collettiva.
Tra le pellicole più apprezzate:

Train de vie di Radu Mihaleanu (1988)

“Train de vie” del 1988 diretto da Radu Mihaleanu racconta la storia di un giovane considerato folle che, nel 1941 in Romania, per salvare il suo paese costituito da famiglie ebree inscena la partenza di un finto treno di deportati per sfuggire ai nazisti. L’obiettivo è passare il confine, attraversare l’Ucraina, la Russia e proseguire fino ad arrivare in Palestina. “Train de vie” ha ottenuto il premio David di Donatello come miglior film straniero

Il pianista di Roman Polanski (2002)

Il pianista” girato nel 2002 da Roman Polanski ha vinto tre Oscar, è tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Wladyslaw Szpilman. Il film narra la vita di un giovane pianista ebreo che vive nel ghetto di Varsavia all’arrivo dei nazisti in città. Dopo la rivolta del ghetto resta a Varsavia nel tentativo di sottrarsi allo sterminio nazista.

La vita è bella di Roberto Benigni (1997)

Tra i film amati dal pubblico italiano “La vita è bella”, del 1997, diretto e interpretato da Roberto Benigni, ha ottenuto tre premi Oscar. La pellicola ha la capacità di trattare un tema tanto difficile come quello dell’Olocausto in maniera leggera, ma non per questo meno drammatica e incisiva. La storia parla di Guido Orefice, giovane ebreo che conosce una maestra elementare, Dora, e con lei costruisce una famiglia. L’aggravarsi delle Leggi Razziali e i rastrellamenti nazisti portano la famiglia ad essere deportata in un campo di concentramento. Per proteggere il piccolo da quell’incubo ad occhi aperti, Guido costruisce una serie di giochi e di storie fantastiche.

Schindler’s list di Steven Spielberg (1993)

Con 7 Oscar vinti “Schindler’s list” è un capolavoro di Steven Spielberg del 1993. Tratto dall’omonimo libro di Thomas Keneally che racconta la storia di Oscar Schindler, industriale tedesco, che salvò la vita a 1200 ebrei destinati a morire nei campi di concentramento.

Il figlio di Saul di László Nemes (2015)

“Il figlio di Saul” del 2015, opera prima di László Nemes. Il film, scelto per partecipare al Festival di Cannes, racconta di un ebreo ungherese che fa parte di un sonderkommando, che raggruppa i prigionieri obbligati ad assistere i nazisti. Al protagonista che è presente all’uccisione degli ebrei da parte dei nazisti sembra di riconoscere, tra le vittime, il corpo del proprio figlio. Da quel momento il suo obiettivo diventa dare a quel corpo una degna sepoltura.

“The reader” di Stephen Daldry (2008)

“The reader” diretto da Stephen Daldry nel 2008 dall’omonimo libro di Bernhard Schlink. Il film è interpretato da Kate Winslet, Ralph Fiennes e David Kross. Per questa interpretazione la Winslet ha ottenuto il Premio Oscar come migliore attrice ed ebbe modo di dichiarare che il film “È una storia sul pentimento e su come non si sceglie mai chi si ama”. La trama si sviluppa su un arco narrativo di quasi mezzo secolo, raccontando le tragedie della generazione di giovani tedeschi che furono travolti dal nazismo.

Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino (2009)

Bastardi senza gloria il capolavoro di Quentin Tarantino uscito nel 2009 è ambientato in Francia durante la Seconda Guerra Mondiale quando un gruppo di soldati americani di origine ebraica ha il compito di uccidere non solo il maggior numero possibile di tedeschi ma anche Hitler. Il film provocatorio e appassionante ha collezionato premi: oltre a un Oscar, viene premiato Christoph Waltz a Cannes come miglior attore protagonista, e al film viene assegnato il David di Donatello come miglior film straniero.

Il bambino con il pigiama a righe di Mark Herman (2008)

 

Ultimo, ma non meno rappresentativo “Il bambino con il pigiama a righe”, diretto e sceneggiato nel 2008 da regista inglese Mark Herman, il film è tratto dal romanzo di John Boyne. Racconta la storia dell’amicizia tra il figlio di un ufficiale nazista e un bambino ebreo rinchiuso in un campo di concentramento. “Il bambino con il pigiama a righe”, porta ancora una volta la vita del lager alla dimensione dei bambini.

Giulia Fuselli
(24 gennaio 2024)

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