Il Festival Ottobre Africano: Quando l’Africa è donna

Convegno Quando l'Africa è donna
Convegno Quando l’Africa è donna

Il 28 ottobre lo storico Palazzo San Macuto di Roma ha ospitato il convegno internazionale Quando l’Africa è donna che è stato promosso, nell’ambito della 12^ edizione del festival Ottobre africano, con l’intento di indagare il ruolo ricoperto dalle donne africane sia in Italia che nei loro paesi di appartenenza.

L’evento ha potuto contare sulla partecipazione sia di rappresentanti dei corpi diplomatici che di personalità politiche, come il deputato Khalid Chaouki e l’europarlamentare Cécile Kyenge, attuale vice presidente della delegazione ACP – Africa, Caraibi, Pacifico dell’Unione Europea.

“Un incontro che ha rappresentato l’occasione per sfatare quell’immagine stereotipata legata alla donna africana che fa leva soltanto sul sentimento della compassione”, ha dichiarato Tana Anglana, Responsabile dellOIM – Organizzazione internazionale per le migrazioni. Una riflessione pienamente condivisa da Cécile Kyenge che ha sottolineato più volte la forza dell’universo femminile, augurandosi che in futuro premi prestigiosi, come il Sakharov per la libertà di pensiero oppure il Nobel, vengano vinti da una donna.

Protagoniste della prima tavola rotonda, L’impegno politico delle donne in Africa, sono state le ambasciatrici del Mozambico e del Sudafrica Carla Elisa Mucavi e Nomatemba Tambo che hanno ripercorso le lotte e le conquiste compiute dalle donne nei loro paesi di provenienza.

A dare il via ufficialmente alla seconda sessione dei lavori, L’Italia delle donne africane, è stata il medico italo-congolese Suzanne Diku: “Le donne africane sono forti, determinate, decise a ribaltare i cliché che sono stati cuciti loro addosso. Non si accontentano di uscire dalla povertà, vogliono la prosperità. Sono ambiziose e, malgrado le difficoltà, sono la chiave della crescita, del cambiamento e dello sviluppo”. Una descrizione che trova piena conferma nelle parole dell’avvocato Katouar Badrane, originaria del Marocco e di Edith Elise Jaomazava proveniente dal Madagascar che nel 2010 ha ricevuto il premio Money Gram Award, dedicato all’imprenditoria immigrata. Due donne africane che hanno portato ai presenti la loro testimonianza, raccontando come nel nostro Paese siano riuscite ad eccellere, nei rispettivi ambiti professionali, nonostante gli ostacoli  incontrati lungo il loro cammino.

Ambra Di Chio

(29 ottobre 2014)

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