Dal 7 dicembre al 6 gennaio il quartiere di San Lorenzo cambierà veste. Da noto ritrovo universitario e sede di circoli sociali e culturali, locali notturni e piccole botteghe artigiane, diventerà a misura di bambino. Rassicuriamo subito quanti di voi abbiano già iniziato a immaginare una trasformazione radicale a suon di edifici in scala ridotta e distese di parchi giochi: niente di tutto questo. Il punto di riferimento dei sette appuntamenti all’insegna dei diritti dell’infanzia (e delle famiglie) sarà un luogo specifico (e speciale): la Casa della Partecipazione di via dei Sabelli 88/a.
Proprio qui, grazie al patrocinio del II Municipio, alcune associazioni locali daranno vita a una manifestazione – o, per meglio dire, a un progetto sociale – che con un programma ricco di spunti porrà l’accento sui temi dell’infanzia e della genitorialità. Lo scopo? Creare momenti di riflessione e condivisione tra le giovani famiglie del quartiere, mettendo in luce le loro necessità più immediate. A sostenere l’evento, oltre al già citato Municipio II, saranno principalmente il Forum SaD e il centro Benny Nato, oltre alle botteghe del Commercio Equo e Solidale e le Biblioteche di Roma.
“Municipio a misura di bambino è nato in seguito alla manifestazione organizzata lo scorso 20 novembre per la Giornata mondiale dei diritti per l’infanzia”, spiega una delle organizzatrici, Anita Curatola del Forum SaD, raccontando che entrambi gli eventi sono nati grazie alla Card del Sostenitore, strumento di rete che riunisce gli esercenti solidali del Commercio Equo ed associazioni come il Forum SaD, Libera, AGICES, AITR e la Fondazione Roma Solidale.
L’idea delle sette giornate dedicate ai bambini è nata quasi per caso: “durante la manifestazione del 20 novembre le giovani mamme di San Lorenzo si sono riunite alla Casa della Partecipazione con i loro bambini. È stato lì che si sono rese conto di quanto sia importante avere uno spazio per poter condividere insieme l’essere genitori”, continua a spiegare Anita. Mette poi l’accento sul fatto che la cura dei bambini e la disponibilità materiale di spazi comuni e di gioco è solo una parte del complesso sistema della genitorialità: “per quelle mamme era fondamentale soprattutto condividere esperienze. L’appuntamento del 9 dicembre presso il Consultorio di via dei Frentani nasce proprio da questo bisogno”.
Basta dare uno sguardo al programma della manifestazione per rendersi conto della sua grande varietà. Se il 9 dicembre sarà infatti una giornata dedicata alla solidarietà – con il focus sulle famiglie e l’intervento dei ragazzi del Grande Cocomero e Mama Africa – l’8 dicembre sarà invece un giorno di festa a tutti gli effetti. A farla da padroni, i mercatini di Natale, lo speciale addobbo dell’albero con i prodotti della Bottega Ekuò, ma soprattutto “Caro Municipio, sotto l’albero vorrei trovare…”, una scrittura sui generis di letterine natalizie, “che serviranno a rapportarsi direttamente con il Municipio e a capire dove questo è carente, in modo da cercare soluzioni per migliorare i servizi dove possibile”. Tutto, ovviamente, dal punto di vista dei bambini.
Se le mamme sono parte integrante della manifestazione, moltissimo spazio sarà dedicato ai più piccoli. “Ogni giornata porrà l’attenzione su un differente tema che riguarda l’infanzia”, prosegue Anita. E non si fa fatica a crederlo: in calendario sono previsti incontri con le scuole, tra cui la Saffi, una giornata di gioco libero dei bambini da 1 a 4 anni, e la proiezione di cartoni animati rigorosamente multiculturali. Perché, se di attualità si parla, pochi temi sono più “caldi” dell’intercultura. Spiega Anita, infatti: “Insieme alla responsabile delle Biblioteche Solidali delle Biblioteche di Roma, abbiamo selezionato dei cartoni che raccontino realtà di bambini di altri continenti e di storie di integrazione tra bambini provenienti da culture diverse. Abbiamo ritenuto che questa modalità potesse raggiungere in maniera diversa i bambini. Questo progetto continuerà poi nella libreria Cafè Giuffà dove verranno raccontate storie con protagonisti di paesi lontani ma anche vicini a noi, e si potranno trovare libri selezionati dalla libreria e cartoni animati”.
A sentir parlare di famiglie e di territorio, viene alla mente in modo quasi automatico l’esperienza dei genitori della scuola Di Donato, ormai punto di riferimento (per grandi e piccini) del quartiere Esquilino. Costituitisi in associazione nel 2003, dopo aver recuperato gli spazi della scuola elementare in cui studiavano i figli, questi pionieri dell’(auto)rivoluzione scolastica operano ormai in modo capillare sul territorio: se nella scuola organizzano attività per i bambini, dai laboratori interculturali alle attività sportive, forte è anche il focus sugli adulti: sostegno psicologico, gruppi di acquisto solidale, attività ricreative. Un esempio che, a ben guardare, potrebbe essere un’efficace precedente per quello che i giovani genitori di San Lorenzo si propongono: costituirsi in associazione e operare sul territorio.
Anche perché, per quanto si parli spesso di “mamme”, i papà non restano certo alla finestra: “quando le mamme hanno deciso di cercare uno spazio comune per ritrovarsi, i loro compagni hanno detto: e noi? Vogliamo fare lo stesso!” prosegue Anita. “Ecco perché ormai non parliamo più di mamme e maternità ma di genitori e genitorialità: i padri sono parte integrante del progetto”. Che, non dimentichiamolo, è pur sempre a misura di bambino.
Veronica Adriani
(5 dicembre 2013)
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