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Show Culturale Pakistano: moda, danza e cucina tradizionale

„La serata nasce dall’intenzione di offrirvi un assaggio dei vivaci colori, della ricca bellezza e dei suoni melodiosi che caratterizzano la cultura pakistana”, con questo messaggio è stato presentato lo Show Culturale Pakistano il 10 aprile all’Ambasciata del Pakistan. Una manifestazione dedicata alle donne, visto la presenza esclusiva nella sala di signore di tutte le nazionalità, rappresentanti di enti diplomatici o associazioni culturali. Nel suo saluto, l’ambasciatrice Tehmina Janjua che è anche presidente dell’Associazione delle Donne del Pakistan, ha espresso un ringraziamento alle volontarie dell’associazione e ha dato il benvenuto agli ospiti.

Lo show è iniziato con una performance di danza Sufi, in cui si è potuto ammirare l’abbandono di un vero Sufi che intendeva portare i presenti in una trance estatica con la sua danza vorticosa e circolare. I movimenti armoniosi della ballerina Valentina Manduchi, compagnia di danza Apsaras Dance Roma, hanno trasmesso il messaggio dei poeti sufi, quello di umanità, compassione ed inclusività. „Perso nell’estasi dell’amore puro, il poeta sufi fonde il proprio Io con quello della persona amata perdendo la propria identità individuale. Un amore che si trasforma in amore verso Dio che si estende fino ad abbracciare tutti gli esseri umani”, si legge nel comunicato distribuito al pubblico. Sabika si è esibita nella seconda performance di danza: una melodia popolare, che esprimeva l’aspettativa appassionata di un amante mentre veglia sul suo amato alla luce di una lampada di terracotta, espressione tipica della poesia Urdu. La terza performance di danza – tutte le rappresentazioni si sono alternate con le sfilate di moda – è stata realizzata sulle note di un misto di canzoni del leggendario cantante pakistano Nusrat Fateh Ali Khan, che aveva un talento unico per l’improvvisazione, diventato famoso per la fusione dei generi musicali tradizionali orientali e occidentali.

L’identità culturale del popolo pakistano è stata ben rappresentata dagli abiti indossati con grazia dalle modelle, volontarie dell’associazione. Colori vivaci, le forme armoniose, hanno preso forma nella originale realizzazione artigianale che rispecchia la varietà e ricchezza della cultura pakistana. I tessuti sono apprezzati e ricercati per la loro eccellente qualità. Il legame tra il paese, la cultura e la moda ha origini antiche: la pianta del cotone è stata coltivata per la prima volta 7000 anni fa nel Mehrgarh, una regione del Pakistan.

Gli abiti da sera che hanno aperto la sfilata dello Show Culturale Pakistano mettono in risalto la bellezza naturale delle donne pakistane. „I colori ed i delicati ricami visibili sugli abiti rappresentano l’espressione della classe innata delle signore pakistane, di solito istruite, siano esse lavoratrici o donne di casa”. E’ stato poi il momento degli abiti tradizionali da sposa. „I matrimoni in Pakistan sono delle elaborate rappresentazioni spettacolari che si sviluppano in diversi giorni. La sposa indossa abiti diversi per partecipare alle diverse occasioni. Questi abiti con i loro delicati ricami e la ricca lucentezza simboleggiano passione e sono di buon augurio”.

Alla fine dello show e del magnifico buffet con i piattii tipici della cucina pakistana, è iniziata la vendita degli abiti della sfilata alla presenza alla stilista Asma Raja, in Italia in questi mesi per promuovere il suo marchio Asma’s Attire. „Non ho ancora un atelier in Italia, la vendita avviene online, il lavoro fatto integramente a mano dalle sarte in Pakistan, che eseguono gli abiti su ordinazione”. Attratte dallo stile esotico, le ospiti misuravano i vestiti della sfilata di colori vivaci, arricchiti da pietre preziose, strass e decorazioni cucite a mano. Molte le ospiti venute ad assistere alla sfilata dello Show Culturale Pakistano, nella sala strapiena, ognuna portatrice della propria cultura, della propria storia, una varietà evidente a partire dai bei visi che testimoniano le diverse origini, che non gli impedisce di apprezzare una moda realizzata con sensibilità e buon gusto.

Raisa Ambros

(16 aprile 2014)