Domenica 11 maggio via dei Fori Imperiali, a Roma, si è tinta dei mille colori di Ramazza Arcobaleno, la maniFESTAzione promossa per il terzo anno consecutivo dal MASCI Lazio in collaborazione con tredici associazioni per spazzare via le disuguaglianze.
Grandi e piccini hanno costruito i mattoni con cui è stato eretto il muro di una simbolica città dell’accoglienza. Capitale dell’incontro e del dialogo, crocevia di storie ed esperienze, tradizioni, sapori e giochi. C’è tutto il mondo a Roma, il bello è scoprirlo, insieme.
I bambini hanno disegnato la società che vorrebbero: dove l’amicizia e l’uguaglianza non sono più ostacolate da pregiudizi e leggi che impediscono ai loro compagni di fare sport, viaggiare, sentirsi a casa nel paese dove sono cresciuti. Sul retro dei fogli la petizione scritta dai piccoli per chiedere al Parlamento di riconoscere ai bambini nati o cresciuti in Italia il diritto di cittadinanza.Nel 2013 la petizione fu accolta con favore dal Presidente della Repubblica e registrata dalla Commissione affari costituzionali. Quest’anno 10 municipi della capitale hanno risposto all’invito dei promotori di Ramazza Arcobaleno per riconoscere la cittadinanza onoraria ai bambini nati o cresciuti in Italia.Ma nonostante le numerose battaglie portate avanti in questi anni e le proposte di legge di iniziativa popolare presentate attraverso la campagna l’Italia sono anch’io chi nasce o cresce in Italia, chi qui studia, lavora e paga le tasse… continua ad essere considerato straniero.L’Italia è ancora ferma, gli italiani no. Si incontrano, suonano e ballano. Mescolano i suoni del mondo……Portano con sé danze di luoghi lontani……Tradizioni……Vanno alla scoperta delle altre culture, avvicinano i continentiIncrociano sguardi, per imparare dall’altro ad abbracciare nuove prospettive.Gli italiani abbattono il muro dell’indifferenza. Perché non ci sono barriere nel paese che vogliamo.Guarda la galleria completa in alta risoluzione su Flickr
Foto: Adriano Di Blasi Testi: Sandra Fratticci(15 maggio 2014)
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