Festival de Fiestas Patrias: il Perú in festa a Centocelle

Gli stand allestiti al Certosa (foto di Vittoria Mannu)
Gli stand allestiti al Certosa (foto di Vittoria Mannu)

Il cielo sul Certosa Calcio di Centocelle domenica 27 luglio minaccia pioggia. Eppure, strategicamente al coperto, resiste al brutto tempo il  grande allestimento di stand, ristoranti, mostre, giochi per bambini e spettacoli realizzato da più di cento persone provenienti dalla comunità peruviana di Roma. Tanti, quest’anno, gli organizzatori: il Consolato e l’Ambasciata del Perú in Italia e presso la Santa Sede, il Consejo de Consulta, l’ASD (Associazione Sportiva Dilettantistica) Perú – Italia.

Si festeggia, con il Festival de Fiestas Patrias di quest’anno, il 193° anniversario dell’indipendenza del Perú. Dopo la proiezione di De Ollas y Sueños e Sigo Siendo del 19 luglio e il concerto di musica lirica di sabato 26, questo è il momento della riunione della comunità. Farsi largo nel labirinto del Certosa è difficile, tra l’area giochi per i bambini e i profumi dei pollos a la brasa che vengono dai tanti ristoranti. Ed è ancora più difficile perché la gente è moltissima, a cercare ristoro in una bibita ghiacciata o in un ventaglio improvvisato, o in paziente fila per uno speciale pisco sour, con le coccardine bianche e rosse distribuite all’ingresso e appuntate scrupolosamente sulla maglietta.

marinera
Un momento dell’esibizione della marinera. (Foto di Vittoria Mannu)

Isabel e sua figlia Jackeline vengono dal Callao, il porto più importante del Perú, che affaccia direttamente sull’Oceano Pacifico. Alle loro spalle hanno una bandiera bianca e rossa che ne dichiara esplicitamente la provenienza: “arriva direttamente dal Perú, me l’ha spedita mia sorella”, racconta Isabel. Quando al microfono le chiamano, insieme alle altre signore sedute con loro, rispondono in coro con una risata. Sul palco proseguono intanto le esibizioni canore e le danze, come quelle dei bambini di Unidos por la marinera, la scuola di danza tradizionale di Miguel Córdova, artefice del flash mob milanese che ad oggi – dato l’interesse che la marinera inizia a suscitare nel Bel Paese – conta quasi 19.000 visualizzazioni su Youtube. Il discorso dell’Ambasciatrice e l’inno nazionale danno il via alle danze; chi è seduto si alza e va al centro del piazzale: la festa inizia davvero.

Apurimac e Stranieri nel mondo dividono lo stand sull'artigianato peruviano (Foto di Vittoria Mannu)
Apurimac e Stranieri nel mondo dividono lo stand sull’artigianato peruviano (Foto di Vittoria Mannu)
Gli stand allestiti vicino al palco ospitano prodotti tipici, informazioni su viaggi oltreoceano, erbe medicinali, oggetti di artigianato tipico. Carlos Miguel Salazàr, che si ripara dal sole all’ombra dello stand di Apurimac, mostra delle zucche incise che rappresentano la raccolta del grano ed alcuni uccelli sacri, come il picaflor, il colibrì, spiegando quanto la mitologia andina sia intrisa di naturalismo. Accanto, Rosa Maria Mondragòn  racconta dei progetti di cooperazione di Stranieri nel mondo, che vende prodotti artigianali per sostenere l’attività didattica in alcune scuole del Perú e la formazione sanitaria di colf e badanti in Italia, con un nuovo corso sull’assistenza a pazienti diabetici in partenza a settembre.
La mostra fotografica
La mostra fotografica “Seguimos Siendo” (foto di Vittoria Mannu)

Come ogni anno, non può mancare la mostra fotografica organizzata da Sandra Bossio Risso con la cooperazione, questa volta, dell’associazione Passione Fotografica. Ogni fotografo compone un puzzle attraverso il proprio frammento di Perú: Nahida Khan con la ceramica, Gisella Iriarte e Vittoria Mannu con la danza, Pedro Díaz con la vita religiosa, Oswaldo Barba con gli Inti Raymi, Francesco Chiorazzi con l’imprenditoria femminile, Magda Benites con il lavoro quotidiano.

Scende la sera e la gente continua ad arrivare alla spicciolata: la notte del Perú al Certosa Calcio è ancora lunga.

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Veronica Adriani

(31 luglio 2014)

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