XII edizione di Festa d’Africa: Roma incontra la Costa d’Avorio

Dobet Gnahoré, sul palco di Festa d'Africa l'8 dicembre
Dobet Gnahoré, sul palco di Festa d’Africa l’8 dicembre

Festa d’Africa, il Festival Internazionale delle culture dell’Africa Contemporanea, torna a Roma per la sua XII edizione dal 28 novembre all’8 dicembre, con la direzione artistica di Daniela Giordano e con un tema tanto interessante quanto insolito: La relazione maestro-discepolo nelle arti. Sarà probabilmente per questo che istituzioni, associazioni ed università hanno dato compatte il proprio patrocinio, formando una lista di sostenitori che vanno dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale all’Ambasciata della Repubblica della Costa D’Avorio, dall’Università Roma Tre  alla LUISS-Guido Carli, ad Actionaid Italia.

Un festival ricco, che spazierà dalla musica alle arti visive, dalla convegnistica alle visite culturali in città. Tante le sedi: il Teatro Palladium, quello di Villa Torlonia, il Teatro Le Sedie e l’Università LUISS Guido Carli. Tanti anche gli artisti, con un focus speciale sulla Costa d’Avorio nelle giornate conclusive del festival. L’Ambasciata della Costa d’Avorio ha infatti espresso un sentito ringraziamento a Daniela Giordano per i 26 artisti di tre diverse generazioni portati sul palco del festival. Tra questi spiccherà Werewere Liking, che il 6 dicembre torna con Les Reines Méres dopo il successo ottenuto nella passata edizione del festival, e che è stata la maestra a l’Ecôle des arts Ki-YI di Abidjan di due eccellenti discepoli: Mamadou Bomou e Dobet Gnahorè, in scena rispettivamente il 7 e l’8 dicembre.

Badara Seck, il 30 novembre sul palco del Festival
Badara Seck, il 30 novembre sul palco del Festival

Non solo la musica sarà però protagonista di Festa d’Africa: il 28 novembre al Teatro Palladium si parlerà di land grabbing nel convegno realizzato con Actionaid dal titolo Di chi è la terra?, avendo poi un assaggio in anteprima di Le Lune di Ipazia, il progetto di Daniela Giordano che combina su piano reale e virtuale parola, gesto e musica, utilizzando la strada degli innesti con altre forme di comunicazione. “Il tema scelto quest’anno dal direttore artistico ha una forte congruenza con l’attività formativa nelle scienze delle arti”, ha dichiarato Francesca Cantù dell’Università Roma Tre. “L’arte è un linguaggio universale che allo stesso tempo serve a riconoscere le culture, quindi la valorizzazione della produzione artistica africana è necessaria per stimolare l’identificazione reciproca”.

Un convegno aprirà anche la giornata promossa dalla LUISS Guido Carli, con la Giornata di Studi e Tavola Rotonda a cura delle professoresse Linda Lombardo e Francesca Corrao, dal titolo Africa continente emergente: Coerenze e tradimenti. La trasmissione del sapere nel rapporto Maestro-Discepolo, che si terrà presso la Sala delle Colonne nella sede di Via Pola: “la trasmissione dei saperi per noi è un fatto burocratico. Vogliamo indagare e comprendere come gli altri si pongono il problema; in questo l’umanità dell’Africa ci può essere d’aiuto” ha dichiarato Corrao.

Daniela Giordano, direttrice artistica di Festa d'Africa
Daniela Giordano, direttrice artistica di Festa d’Africa

Tra quella di Badara Seck con i musicisti africani residenti in Italia, quella dell’ensemble composto da Khyam Allami, Giovanni Palombo e Pape Siriman Kanoutè e quella del M°Fabrizio Ottaviucci, la musica sarà protagonista anche di altre giornate. Non mancheranno però gli itinerari culturali, quelli a cura dell’associazione Vita Romana. Per questa ragione Emiliano Paoletti, responsabile progetti e relazioni internazionali dell’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale ha parlato di due punti fondamentali in cui gli interessi di Roma e quelli del Festival possono incontrarsi: “l’internazionalizzazione della città, con la promozione di culture di altri paesi, e l’attenzione per il territorio e per la città, dal centro alle periferie”. Che, quest’anno, si collegano con un filo diretto alla Costa d’Avorio.

Veronica Adriani

(13 novembre 2014)

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